I ricercatori dell’Università di Pavia sono in prima linea nella lotta contro il Coronavirus e i loro studi stanno segnando passi avanti importanti per il contrasto dell’epidemia. Nei giorni scorsi cinque ricerche, che hanno coinvolto medici, scienziati  e ricercatori pavesi, sono state pubblicate su alcune delle più prestigiose testate scientifiche internazionali.

– Il 22 aprile «Nature» ha pubblicato l’articolo “Modelling the COVID-19 epidemic and implementation of population-wide interventions in Italy”, che vede tra i ricercatori firmatari il professor Raffaele Bruno del Dipartimento di Scienze clinico chirurgiche diagnostiche e pediatriche dell’Università di Pavia e Alessandro Di Filippo, Angela Di Matteo e Marta Colaneri della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia.

Lo studio propone un nuovo modello predittivo del decorso dell’epidemia per la pianificazione di una efficace strategia di controllo. Secondo la ricerca, la mancata identificazione degli individui positivi, ma non diagnosticati, spiega la scarsa attendibilità dei dati comunicati sui tassi di mortalità del virus. Si confermano altresì necessarie per prevenire i contagi le misure di distanziamento sociale combinate a un massiccio uso dei test e alla messa in pratica di strategie di tracciamento.
(l’articolo è consultabile su https://www.nature.com/articles/s41591-020-0883-7)

– La rivista internazionale di pediatria «JAMA Pediatrics» ha pubblicato una ricerca mirata a raccogliere quante più informazioni possibili sui casi di Coronavirus nei pazienti in età pediatrica.

Lo studio è frutto della collaborazione tra Università di PaviaFondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia ed è stato realizzato da un gruppo di pediatri guidati dal professor Gianluigi Marseglia (tra cui la professoressa Amelia Licari),  che hanno lavorato insieme ai proff. Raffaele Bruno, Fausto Baldanti e Stefano Perlini in prima linea per la lotta al Covid-19.

Sono state passate al setaccio tutte le pubblicazioni scientifiche internazionali riguardo ai casi di Coronavirus selezionando poi le ricerche che approfondivano i casi relativi ai bambini. Si è tratto della prima rassegna organica a livello internazionale delle pubblicazioni su questo tema. Tra gli 815 articoli presi in considerazione sono stati poi selezionati 18 studi (tutti realizzati in Cina, tranne uno svolto a Singapore) che hanno illustrato casi di bambini contagiati. I casi esaminati in queste ricerche hanno evidenziato come tra i pazienti da 0 e 9 anni non si siano riscontrati decessi e si sia segnalato un solo caso grave riferito a un bambino di 13 mesi.
(l’articolo è consultabile su: https://jamanetwork.com/journals/jamapediatrics/fullarticle/2765169)

– 83 studiosi internazionali tra cui il professor Riccardo Bellazzi, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione dell’Università di Pavia e Responsabile del LISRC Lab – Laboratorio di informatica e sistemistica dell’IRCCS, Fondazione Maugeri, hanno diffuso su «Medrxiv» una ricerca che ha aggregato i dati sui pazienti affetti da Covid-19 provenienti da 96 ospedali (di Stati Uniti, Francia, Italia, Germania e Singapore) e relativi a 27.927 casi e a 187.802 valori di laboratorio riferiti ai pazienti.

Questa imponente raccolta di dati ha permesso di evidenziare tratti comuni nell’evoluzione della malattia, esaminare una traiettoria tipica del decorso in diverse categorie di pazienti, in relazione anche alle cure intraprese.

Lo studio è stato promosso dalla Fondazione americana i2b2 (Informatics for Integrating Biology and the Bedside). Riccardo Bellazzi, che coordina l’accordo con la Harvard Medical School  sul progetto i2b2/Pavia, è stato il riferimento italiano per la raccolta dati e l’indagine sugli ospedali italiani coinvolti: l’IRCCS Maugeri di Pavia, l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e il Policlinico di Milano.

“Si tratta – spiega – di una importante iniziativa, che ha permesso di realizzare una piattaforma sicura, strutturata e condivisibile, per lo scambio di dati sui pazienti, a supporto a tutti. I dati sono un valore, bisogna condividerli, mettendo a disposizione piattaforme sicure, che permettano anche un. confronto di procedure ospedaliere”.

L’indagine  è consultabile su https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2020.04.13.20059691v2.

– La professoressa Hellas Cena medico nutrizionista del Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Sperimentale e Forense dell’Università di Pavia è coautrice di un’indagine che ha approfondito i legami tra nutrizione e Covid-19.

Lo studio ha cercato di individuare dei comportamenti alimentari in grado di prevenire e ridurre la risposta infiammatoria dovuta all’abnorme rilascio delle citochine causato dal Covid-19 in alcuni pazienti.

La ricerca è in corso di pubblicazione su «Frontiers in Immunology»

https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fimmu.2020.00944/abstract

– Due ricercatrici del Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina sperimentale e forense dell’Università di Pavia, utilizzando i dati messi a disposizione dalla protezione civile e dall’ISS e a partire dalle misure restrittive dei decreti governativi, hanno implementato un modello di previsione dell’andamento del CoViD-19 per la regione Sardegna.

La dott.ssa Mariangela Puci, dottoranda di ricerca in Psychology, Neuroscience and Data Science e la dott.ssa Ottavia Ferraro, assegnista di ricerca del dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina sperimentale e forense, in collaborazione con la dott.ssa Federica Loi, ricercatore all’istituto zooprofilattico sperimentale di Cagliari, hanno appena pubblicato uno studio sulla rivista «Frontiers in Public Health». La dott.ssa Loi è ex studentessa del Master in Biostatistica e Metodologia Epidemiologica del nostro Ateneo.

I risultati rappresentano un valido contributo per una migliore comprensione del contesto epidemiologico di COVID-19 in Sardegna. L’analisi può aiutare le autorità sanitarie e i responsabili politici ad approntare i giusti interventi per far fronte all’emergenza sanitaria in rapida espansione.

Puci MV, Loi F, Ferraro OE, Cappai S, Rolesu S, Montomoli C. COVID-19 trend estimation in the elderly Italian region of Sardinia. Front Public Heal 2020; 8: 153. https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fpubh.2020.00153/full