Lunedì 14 novembre 2016, alle ore 21.00, presso il Collegio Nuovo – Fondazione Sandra e Enea Mattei (Via Abbiategrasso, 404 – Pavia), si terrà l’incontro con Elena Cattaneo, Professore Ordinario dell’Università degli Studi di Milano e Senatore a vita, dal titolo “Servizio, impegno e fatti: la ricerca come bene comune”.
«Dopo quasi trent’anni di ricerca, ho imparato che si “continua” a diventare scienziati, giorno dopo giorno, sentendo le responsabilità verso la propria attività di ricerca, le persone, le speranze, i fondi che ti vengono affidati per progredire. Si impara l’audacia di dubitare (anche delle proprie idee) e la temerarietà di dissentire. “Se non facciamo buona scienza probabilmente non stiamo praticando una buona democrazia” scriveva Dennis Overbye, fisico ed editorialista del “New York Times”». Elena Cattaneo (in collaborazione con José de Falco e Andrea Grignolio), Ogni giorno. Tra scienza e politica, Mondadori 2016
Se una sera nel vostro laboratorio, mentre lavorate a una ricerca su una malattia genetica e neurodegenerativa che impegna una ventina di persone, squilla il telefono e vi informano che il Presidente della Repubblica desidera parlarvi, potreste reagire come la farmacologa e biologa Elena Cattaneo. «Cosa posso aver fatto di male?» è tra le ipotesi che lei prende in considerazione, abituata agli esperimenti sul bancone. Può capitare, però, come è successo a Rita Levi-Montalcini, che vi si chieda di continuare nel vostro lavoro di scienziati attivi «dentro e fuori il laboratorio», accogliendo con impegno serio e spirito di servizio anche l’onore di esser nominati senatori a vita, una carica non legata ad alcuna formazione di partito. Elena Cattaneo l’ha fatto, continuando nel suo lavoro in laboratorio all’Università di Milano e aprendo, in Senato, quello che lei chiama l’«Office», un «avamposto», un «laboratorio umanistico» con cui si consulta e lavora, convinta che «tolleranza, scetticismo, rifiuto dell’autorità, rispetto dei fatti, confronto delle idee, libertà di comunicazione, libertà di accesso ai risultati sono tutti concetti condivisi sia dalla scienza sia dalla democrazia».
Nel Collegio fondato da una matematica e imprenditrice, Sandra Bruni Mattei, sarà aperto al pubblico un altro incontro con una figura femminile impegnata “dentro e fuori il laboratorio”: dopo Rita Levi-Montalcini, Ilaria Capua, Simonetta Di Pippo, Maria Grazia Roncarolo, Fabiola Gianotti, ora è la volta di Elena Cattaneo, nota per i suoi studi sulla Corea di Huntington (una malattia neurologica causata da un gene mutato), oltre che, tra l’altro, per le sua strenua lotta a favore del metodo scientifico nella discussione sul caso Stamina, condotta anche l’organizzazione, in un Parlamento composto per lo più da umanisti, di seminari di sensibilizzazione sulla cultura scientifica.
Della ricerca come bene comune, la studiosa, già ospite d’onore per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Pavia nel 2013, verrà a parlare con chi sei anni prima era stata a invitata a tenere la prolusione dell’inaugurazione dell’anno accademico del nostro Ateneo: la genetista Orsetta Zuffardi (Dipartimento di Medicina Molecolare – Università di Pavia), qualificatasi, insieme alle colleghe pavesi Silvia Priori e Annalisa Pastore, tra le “top Italian scientists” in ambito biomedico. Una classifica che considera sia la produttività sia l’impatto scientifico del ricercatore, nonché la sua continuità nel tempo.
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