È stata redatta dal Servizio Comunicazione dell’Università di Pavia la pubblicazione L’Università nei Collegi. Le nuove attività formative del progetto “Collegiale non residente”.
Un’autentica Università nei Collegi. Questo rappresenta il progetto «Collegiale non residente» che prende il via dall’anno accademico 2022-2023 e vuole aprire i Collegi anche agli studenti che non risiedono in essi.
Cioè anche gli studenti non residenti nei Collegi potranno fare esperienza della vita in collegio, attraverso la partecipazione ad attività didattiche di altissimo livello, ufficialmente riconosciute, realizzate in accordo con i Corsi di Laurea.
Il Magnifico Rettore, Francesco Svelto, la introduce così:
La “Oxford sul Ticino”. Questo è il soprannome assai lusinghiero che l’Università di Pavia si è guadagnata ormai da molti anni. Ciò è motivato senz’altro dalla qualità dei nostri corsi di laurea e dalla nostra lunga storia che ci colloca tra le più antiche università europee. Ma la ragione essenziale di questo soprannome risiede nel fatto che l’Università di Pavia sia la sola in Italia ad avere un numero di collegi così elevato da ricordare addirittura Oxford.
Attualmente sono ben 16 collegi. Alcuni hanno diversi secoli di storia e sono ospitati in splendidi palazzi rinascimentali.
Tutti, anche i più recenti, sono molto di più che residenze in cui avere una camera per studiare e un letto per dormire.
I collegi di Pavia sono infatti delle autentiche comunità con servizi di prim’ordine in cui si ha la possibilità di una reale esperienza formativa fatta di socialità, cultura, sport e divertimento. Nei collegi non solo si è sostenuti nello studio, ma nascono anche amicizie che accompagnano l’intera vita e si costruiscono reti personali che saranno di straordinario supporto per il mondo del lavoro.Il numero complessivo di studenti che risiede nei nostri collegi è pari a 2.500. Si tratta di circa il 10% del totale e del 25% degli studenti che risiedono a Pavia. Sono numeri molto elevati se confrontati con quelli delle altre università italiane. Ma sono numeri che mostrano anche come l’esperienza collegiale riguardi solo una piccola minoranza degli studenti iscritti all’Università di Pavia.
Da qui è nato il progetto che trovate illustrato nelle pagine che seguono di questa brochure.L’idea è quella di estendere almeno parte dei benefici di vivere in collegio a tutti gli studenti che lo vogliano facendoli diventare così “collegiali” anche se non residenti in un collegio. A tale fine, dal prossimo anno accademico, nei collegi si terranno nuove e qualificate attività formative.
Innanzitutto, avremo nuovi insegnamenti per le lauree magistrali riconosciuti come crediti curriculari. Saranno tenuti da docenti esterni all’Università di Pavia, di prestigio nazionale e internazionale, che si fermeranno in un collegio per una intera settimana rimanendo a disposizione degli studenti e svolgendo in forma compatta le loro lezioni così da non ostacolare il normale calendario accademico.
In questa brochure trovate i primi 13 insegnamenti che partiranno, ma molti altri ne seguiranno riguardanti, in prospettiva, tutte le nostre lauree magistrali.
Quindi, nei collegi si avranno anche “laboratori sulle competenze trasversali” che potranno essere riconosciuti a livello europeo come “open badge”. Si tratta di workshop interattivi e corsi dedicati alle nuove competenze richieste dalle professioni, ma non ancora presenti negli attuali piani degli studi (ad es.: scrittura creativa, lavoro in gruppo, fotografia…). Saranno tenuti da alcuni tra i migliori esperti italiani e la partecipazione sarà del tutto gratuita. I primi sei laboratori si svolgeranno già con l’anno accademico 2022-23.Infine, nei collegi si terranno anche tutorati di sostegno e tutorati di approfondimento. I primi dedicati soprattutto agli esami di particolare difficoltà per gli studenti delle lauree triennali. I secondi dedicati ad approfondimenti su temi specialistici.
Attraverso queste iniziative si fa un ulteriore passo in avanti nell’integrazione tra università e collegi per quanto riguarda qualificate attività formative e tutorati disegnati sulle esigenze dei partecipanti.In questo modo l’Università di Pavia diventa sempre di più un campus esteso all’intera città in cui ogni studente può contare su un ambiente positivo e su strutture a sua misura.
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