Lo scorso 23 giugno si è tenuta presso l’Università di Pavia la Conferenza Internazionale “Gli interventi a sostegno della genitorialità basati sull’attaccamento” coordinata da Lavinia Barone (Università di Pavia) e Marlene Moretti (Simon Fraser University, Vancouver). L’evento ha visto tra i partecipanti i maggiori esperti della ricerca sull’efficacia degli interventi per la promozione della salute psicologica di bambini e adolescenti.

L’incontro ha fatto luce su quali sono gli effetti dell’istituzionalizzazione e dell’affido o adozione sullo sviluppo psicologico dei bambini.

Questi alcuni dei dati emersi:

  • Più di 7 milioni di bambini nel mondo vivono dentro istituti (dopo la pandemia e le guerre in corso i numeri sono in crescita; in Ucraina erano più di 100.000).
  • Gli abusi fisici sessuali ed emotivi all’interno degli istituti sono intorno al 0,3%.
  • Uno studio recente del 2020, considerato il più importante effettuato a oggi, che ha sintetizzato i dati di 30 studi per un totale di più di 100.000 bambini di più di 60 paesi ha accertato che i ritardi evolutivi riguardano: sviluppo circonferenza cranica, peso, altezza, sviluppo intellettivo e socio-emotivo.
  • Le cure frammentate e non seguite da un caregiver dedicato comportano un danno socio-emotivo permanente che solo la struttura della famiglia può attenuare in modo significativo.
  • Anche le strutture più piccole come SOS village non raggiungono l’obiettivo mentre l’entrata in una famiglia accogliente fa la differenza.
  • I bambini hanno bisogno di interazioni sociali adeguate e di continuità nelle figure che si prendono cura di loro.

Oggi esistono interventi che sono certificati sulla efficacia e aiutano i genitori a essere “buoni genitori” ossia genitori che facilitano e guidano al meglio lo sviluppo sciale ed emotivo dei loro bambini. La giornata ha mostrato i principali e più accreditati.

In particolare ha mostrato gli interventi che si possono svolgere “a domicilio” delle famiglie, per i genitori con bambini piccoli in età prescolare con tecniche puntuali e sofisticate quali il videofeedback, e ha mostrato nuovi interventi dedicati ai genitori di figli adolescenti. Tutti con risultati molto positivi nel ridurre aggressività, ansia, depressione nei figli, grazie al fatto che migliorano i rapporti e gli scambi emotivi ed educativi con i genitori.

Interessante anche uno studio italiano con mamme tossicodipendenti e i loro bambini, che alloggiano in strutture residenziali.

Hanno partecipato alla conferenza internazionale: Marinus van Ijzendoorn (Leiden University, University College London, Erasmus University Rotterdam), Rosalinda Cassibba (Università di Bari “Aldo Moro”), Marian Bakermans-Kranenburg (Instituto Superior de Psicologia Aplicada Lisbona), Livio Provenzi (Università di Pavia e IRCCS Mondino), Alessio Porreca e Alessandra Simonelli (Università di Padova), Pasco Fearon (University of Cambridge), Guy Bosmans (Katholieke Universiteit Leuven), Dave Pasalich (Australian National University), Sheri Madigan (University of Calgary).

Al convegno del 23 giugno ha fatto seguito una giornata di confronto sulle applicazioni internazionali degli interventi a favore dei genitori di adolescenti a cui era presente il network intenzionale di questi paesi: Italia, Olanda, Svezia, Israele, Cina, Kenya, Sudafrica, Messico, Canada, USA, Australia. È stato illustrato il modello di intervento efficace e inclusivo, in sperimentazione anche nei paesi in via di sviluppo. Sono emersi dati molto interessanti sul recupero di adolescenti marginalizzati o in aree di rischio per devianza e delinquenza.

Il convegno è stato organizzato dall’Università di Pavia (Laboratorio di Psicologia dell’Attaccamento e Sostegno della Genitorialità) e Simon Fraser University in collaborazione con Ordine degli Psicologi della Lombardia, Consiglio nazionale ordine degli Psicologi, Associazione italiana di psicologia, Canadian Institutes of health research, Fondazione Soleterre, Society for Emotion and Attachment Studies (SEAS).