Lo scorso aprile, alcuni ricercatori del laboratorio di Microonde dell’Università di Pavia si sono recati nella Lapponia Finlandese per studiare il comportamento della neve artica in determinate condizioni.
Durante la campagna di misure durata 15 giorni, la dottoranda Martina Lodigiani, il Prof. Lorenzo Silvestri e l’ex dottorando Unipv Pedro Espín López, ora ricercatore presso il CTTC di Barcellona, coordinati dal Prof. Marco Pasian, hanno svolto delle ricerche per capire il comportamento del manto nevoso durante la fase di fusione, un argomento ancora ampiamente inesplorato dalla comunità scientifica. Infatti, la transizione tra inverno e primavera, quando comincia ad esserci acqua liquida all’interno del manto nevoso, risulta essere la fase più critica per il monitoraggio.
Per far chiarezza sull’argomento, misure manuali e con strumenti commerciali hanno affiancato uno strumento radar, chiamato SNOWAVE, sviluppato ad hoc all’interno del laboratorio. Questo radar, il cui utilizzo è già consolidato per ricavare parametri di spessore, densità della neve e snow water equivalent (SWE) per neve asciutta, è stato invece utilizzato per ricavare il contenuto di acqua liquida (LWC), da cui si derivano altri parametri elettrici utili per la completa caratterizzazione del manto nevoso.
Le misure effettuate in Lapponia, un ambiente controllato e relativamente omogeneo e uniforme, forniscono riferimenti validi anche in ambiente alpino. Il cambiamento climatico e il conseguente aumento delle temperature ha reso sempre più presente l’acqua liquida contenuta nel manto nevoso, rendendolo più instabile e potenzialmente pericoloso, in particolare nelle aree montane. Anche i bacini di raccolta idrica, la cui acqua viene utilizza per svariate attività (agricoltura, energia idroelettrica, uso quotidiano ecc…), vengono infuenzati dalle calde temperature di questi ultimi anni, e avere una dato (attuale o previsionale) della disponibilità di questa importante risorsa è diventato necessario.
I ricercatori vogliono ringraziare i colleghi dell’Istituto Meteorologico Finlandese (FMI), per la collaborazione scientifica e il supporto logistico durante questa campagna di misure.
La campagna di misure è stata svolta nell’ambito del progetto INTERACT finanziato dall’Unione Europea attraverso Horizon 2020, sotto accordo No. 871120.