L’Università Campus Bio-Medico di Roma, un’altra vera e propria eccellenza italiana, è entrata a far parte del Centro 3R, la rete interuniversitaria nata due anni fa con l’obiettivo di promuovere i principi di Riduzione, Raffinamento e Sostituzione nella ricerca e nella didattica.

L’affiliazione dell’ateneo romano apre la strada a nuove vie di collaborazione in ambito di conoscenza scientifica e partenariati strategici al servizio di una ricerca consapevole che sia in grado di migliorare la qualità, il valore traslazionale e predittivo dei risultati nella ricerca biomedica.

“Abbiamo accolto con entusiasmo l’impegno del Centro 3R durante questi primi due anni di vita – dichiara Alberto Rainer, Professore associato di bioingegneria industriale all’Università Campus Bio-Medico di Roma – e per questo abbiamo deciso di aderire come Università. La partecipazione a questo network nazionale ci permetterà di mettere a sistema nei nostri percorsi didattici una serie di iniziative rivolte alla sensibilizzazione dei giovani scienziati sul tema delle 3R e sarà un impulso per tutti noi docenti, ricercatori e studenti del Campus Bio-Medico ad alimentare questo progetto collettivo tramite la condivisione delle esperienze e del sapere scientifico”.

Attualmente fanno parte della rete interuniversitaria sette atenei italiani (Università di Pisa, Università degli studi di Genova, Università di Pavia, Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Università degli studi di Milano-Bicocca e, appunto, la new-entry Università Campus Bio-medico di Roma), oltre 250 membri e una vasta gamma di competenze quali biologia, farmacologia, medicina, ingegneria, filosofia e diritto, che caratterizzano l’elevata multidisciplinarietà del Centro 3R.

“Siamo molto felici di accogliere l’Università Campus Bio-medico di Roma nel nostro Centro – commenta Arti Ahluwalia, direttrice del Centro 3R e professoressa dell’Università di Pisa – un altro ateneo italiano impegnato sul nostro fronte che amplierà notevolmente il novero di expertise dei membri. Questa nuova affiliazione non fa che confermare, ancora una volta, la vocazione della nostra infrastruttura a diventare sempre più un punto di riferimento per la ricerca sperimentale biomedica e un veicolo per formare un pensiero scientifico razionale nelle nuove generazioni di ricercatori in Italia”.

“Tra qualche giorno avrebbe dovuto tenersi il nostro terzo Meeting Annuale a Torino – conclude la direttrice Ahluwalia – ma purtroppo siamo stati costretti a rimandarlo al prossimo anno a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Ciò nonostante, le attività dei nostri ricercatori non si sono mai fermate e anche in questa fase stiamo portando il nostro contributo nel dibattito nazionale”.