Giovedì 3 ottobre 2019, presso il Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia (Corso Strada Nuova, 65), alle ore 17.00, verrà presentato il libro di Igor Ebuli Poletti “Olanda: biciclette, mulini a vento e aringhe. Soprattutto aringhe”.
Con l’autore dialogano Lele Rozza, Piersandro Pallavicini e Michele Piumini.
Musicista, intellettuale e agitatore culturale, Igor Ebuli Poletti scrive una guida per visitare un posto dove forse non è mai stato, ma ci ha mandato il suo alter-ego Beda Il Venerabile.
Dissacrante e divertente insieme tratteggia un luogo che da sempre alimenta il nostro immaginario.
“Una perfetta iconografia dell’Olanda, sempre che ne esista una perfetta, potrebbe essere questa: un gruppo di sessuagenari dalle carni generosamente esposte al vento del mare del Nord che, completamente nudi e in sandali, pedalano in mezzo alla campagna sorpassati, ogni tanto, da Volvo familiari gialle guidate da persone vestite. Su tutti, un immanente, pervicace odore di aringa.
In Olanda tutto è chiaro, bello e buono. Gli olandesi sono molto alti perché hanno sempre guardato più lontano di tanti altri: in Olanda hanno stampato libri quando da altre parti bruciavano, in Olanda hanno accolto persone che da altre parti sarebbero state processate per fatti che non avevano commesso, in Olanda se suoni per strada ti ringraziano e ti danno anche qualche soldo. Quindi, nonostante tutto quello che avete letto fino ad ora, nonostante le aringhe, le cipolle, le Volvo gialle, le dighe, i castelli di sabbia che durano poco perché l’acqua li ricopre subito, accettate un piccolo consiglio; andateci, in Olanda. Vi troverete benissimo”.
Igor Daniele Ebuli Poletti nasce, senza saperlo, in un luogo imprecisato della pianura padana agli inizi del mese di settembre del 1965. Cresce fallendo in tutto quello che intraprende, si laurea inconsciamente in giurisprudenza, si dedica alla riflessione filosofica per un decennio, lavora in una fondazione medica simulando competenze che non possiede. Suona il sax baritono e il clarinetto basso, scrive frasi insulse sotto il nom de plume di Beda il Venerabile, ama l’Islanda e le lasagne. Adora osservare con attenzione le porte delle palestre. Indossa solo giacche blu con pochettes. Questa é la sua prima biografia.