Un team di ricercatori guidato dal Professor Nenad Sestan dell’Università di Yale è riuscito a ripristinare ex-vivo la circolazione sanguigna e mantenere in vita i neuroni del cervello di maiale, parecchie ore dopo la morte dell’animale. Lo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature. La tecnica, chiamata BrainEx, utilizza un sistema extracorporeo di pompe per irrorare con sangue artificiale a 37°C l’intero cervello isolato di maiale. Il sangue artificiale – costituito da una soluzione acellulare a base di emoglobina – apporta ossigeno e nutrienti al parenchima cerebrale, sostenendo il metabolismo e le funzioni cellulari.
Allo studio ha attivamente partecipato anche la dottoressa Francesca Talpo, attualmente assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “L. Spallanzani” dell’Università di Pavia. Le analisi elettrofisiologiche condotte dalla dottoressa Talpo hanno contribuito a definire le condizioni ottimali per la messa a punto della tecnica BrainEx e hanno permesso di determinare la funzionalità dei singoli neuroni in seguito all’irrorazione con il sangue artificiale.
Complessivamente, il lavoro dimostra che il cervello, in condizioni opportune, ha capacità di recupero metabolico e neurofisiologico dal danno ischemico e anossico maggiori di quanto comunemente supposto. Questa osservazione apre la strada al dibattito etico, ma nel contempo preannuncia risvolti importanti sia per la ricerca di base sia per la ricerca farmacologica. Potenzialmente, infatti, la tecnica BrainEx potrà essere applicata anche a mammiferi diversi dal maiale e potrà permettere di studiare in dettaglio le connessioni funzionali tra le diverse aree cerebrali su cervello sano o in condizioni patologiche.
*Fonte immagine di apertura: https://www.nature.com/articles/s41586-019-1099-1/figures/3