Martedì 12 marzo 2019, alle ore 21.00, presso il Collegio Nuovo – Fondazione Sandra e Enea Mattei di Pavia (Via Abbiategrasso, 404), si terrà l’incontro “Politica, comunicazione e marketing” con Francesco Giorgino, giornalista e conduttore del TG1.
«Bisogna saper essere lucidi nel capire i lati positivi e negativi dei cambiamenti in arrivo e nell’immaginare un ruolo attivo per la politica, anche per la “turbo politica” o la “politica liquida” in cui il potere si conquista facilmente, ma altrettanto facilmente si perde.» (Francesco Giorgino, Alto volume. Politica, comunicazione e marketing, Luiss University Press, 2019)
È stato lui a condurre l’edizione straordinaria del TG1 in cui la fumata bianca tanto attesa annunciava l’elezione di Papa Francesco. Lui, Francesco Giorgino, che di comunicazione ha pratica sin da quando, studente di Giurisprudenza, collaborava a emittenti televisive locali, entrando poi, a 24 anni, come praticante in Rai nella redazione di UnoMattina. Tre anni dopo è addetto stampa del Ministro per la funzione pubblica e per gli affari regionali Giuliano Urbani, dopo aver dato alle stampe il suo primo libro (Intervista alla prima Repubblica). Dal 2001 è docente alla Sapienza di Roma (Giornalismo radiotelevisivo) e dal 2014 alla LUISS dove insegna Newsmaking e Brand Storytelling.
Al Collegio Nuovo, Giorgino, conduttore del TG1 in prima serata da quasi un decennio e autore di più saggi nelle aree della politica, del giornalismo e della sociologia della comunicazione, dialogherà con il Rettore dell’Università di Pavia, Fabio Rugge, che, come studioso della politica e del governo e ordinario di Storia delle Istituzioni e Storia dell’Amministrazione pubblica, è ispiratore, nonché responsabile scientifico, della neonata Scuola di Pragmatica Politica presso la Fondazione Alma Mater Ticinensis.
Lo spunto della conversazione, aperta al pubblico, è offerto dal recente saggio di Giorgino (Alto volume. Politica, comunicazione e marketing) edito dalla university press della LUISS. Si parlerà di rappresentanza (politica) e rappresentazione (mediatica), di paradigmi come “intelligenza collettiva” e “intelligenza connettiva” in un contesto che sembra dominato dalla “datacrazia”; si affronterà un mondo in cui si inseguono “influencer”, “spin doctors”, “opinion makers” e “opinion leaders”, si discuterà di agende politiche dettate dai media (reti comprese) e del rischio che corriamo in questo scenario di doping comunicativo e di “ri- mediazione”, ossia di tutti i processi di condivisione e modifica dei contenuti: quello di non acquisire uno spirito critico che ci consenta di effettuare una scelta consapevole e libera. Rischiamo, forse, di alzare il volume (di dati e di risonanza) senza saper aggiustare il tono per intenderci e convivere come comunità di cittadini e persone.
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