L’Ambasciata italiana a Washington DC e la Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI) hanno congiuntamente organizzato lo scorso 25 gennaio il primo “Italy – U.S. University Partnership Forum”, al fine di promuovere il sistema italiano della ricerca universitaria e della formazione superiore. L’obiettivo del Forum è stato quello di facilitare la creazione di opportunità congiunte in chiave strategica – programmatica e contemporaneamente rafforzare quelle esistenti.

La CRUI ha visto la partecipazione di 35 delegati in rappresentanza di 22 Atenei. La controparte Americana, con il sostegno delle maggiori associazioni universitarie tra cui l’Association of Public and Land-Grant Universities (APLU), il National Council of University Research Administrators (NCURA), l’Association of International Education Administrators (AIEA) e l’American Council for International Education (ACIE), ha raccolto l’adesione di circa 100 partecipanti per un totale di 50 università e agenzie federali.

Nel corso dell’incontro sono state discusse tre linee di comune interesse: Ricerca, Educazione/formazione e Trasferimento Tecnologico-Innovazione.

Nell’area ricerca è emersa l’opportunità di potersi allineare alle priorità tematiche identificate nell’attuale accordo bilaterale di cooperazione scientifica e tecnologica – Scienze della vita, Agro alimentare, Scienze della terra, Fisica e astrofisica, Scienze dei materiali, Information Communication Technology (ICT) e Tecnologie applicate ai Beni Culturali –, il piano di ricerca nazionale MIUR 2015-20 e le strategie di specializzazione intelligente regionale (S3).

Per quanto riguarda la formazione si è discusso di buone pratiche al fine di rafforzare la collaborazione di scambio tra accademici sia per cattedre congiunte che per progetti di ricerca comuni attraverso borse di mobilità (tipo Fullbright). Per gli studenti si è lavorato invece su percorsi condivisi riguardo lauree triennali, master e dottorati, anche in vista della rinnovata offerta formativa italiana in lingua inglese pari a oltre 900 corsi nell’ultimo anno accademico. Ricordiamo che l’Italia è la seconda destinazione di studio, dopo il Regno Unito.

Per l’area trasferimento tecnologico e innovazione Netval – Network per la valorizzazione della ricerca pubblica che ha tra i suoi associati anche 56 università – ha proposto e messo le basi per un programma di collaborazione su scambio di esperienze e fattivi partenariati tra programmi di supporto alle aziende e alla creazione di nuovi imprenditori provenienti dal mondo della ricerca.

L’Ambasciatore Varricchio ha manifestato soddisfazione per questo passo in avanti nella collaborazione tra i due Paesi. “Con questo evento proseguiamo e rilanciamo la cooperazione scientifica e tecnologica basata sull’accordo governativo del 1988 e rinnovata nel 2016. Le Università vi svolgono un ruolo importante, agendo da collante in una dinamica che coinvolge le imprese, la scuola e gli enti territoriali del Paese”.

Il Rettore Rugge, alla guida della delegazione CRUI, si mostra ottimista sugli sviluppi dell’iniziativa. “È un’opportunità che molti fattori ci spingono a cogliere. È anche uno stimolo per la crescita del nostro sistema universitario e dell’ecosistema Italia in cui gli Atenei operano. Grazie molte all’Ambasciatore e ai suoi Addetti scientifici. Hanno svolto alla perfezione il ruolo di promotori e facilitatori di un processo indispensabile, su cui ora dobbiamo lavorare insieme”.

Nel corso della missione CRUI, l’Ufficio scientifico dell’Ambasciata ha organizzato alcuni incontri mirati con Agenzie Federali Statunitensi tra cui la National Science Foundation (NSF), i National Institutes of Health (NIH), il Dipartimento della Energia (DOE), il National Institute of Standards and Technology (NIST) e specifiche agenzie del Dipartimento della Difesa dedicate alla ricerca di base. Una significativa attenzione è stata dedicata anche alle opportunità di finanziamento offerte dalle suddette Agenzie a beneficio di ricercatori italiani (anche in partenariato con le università statunitensi).

Al termine delle tre giornate di lavoro sono seguite delle riunioni con le Banche Multilaterali di Sviluppo presenti a Washington DC. In particolare con la Banca Mondiale e con la Banca Latino Americana di Sviluppo in cui sono state illustrate e approfondite modalità di collaborazione su percorsi di carriera e internship (master e dottorandi) a beneficio di studenti italiani e potenziali assistenze tecniche (consulenza) offerte dal mondo accademico e di ricerca italiano.