Lunedì 28 novembre 2016, alle ore 17.00, presso il Collegio Alessandro Volta di Pavia (Via Ferrata, 17), si terrà il primo incontro del ciclo dedicato al tema “Come valutare una ricerca”.
Negli ultimi 250 anni la ricerca ha subito un profondo cambiamento: dalle fatiche di pochi benestanti gentiluomini a una impresa istituzionalizzata che richiede un ingente numero di risorse, tempo e un accesso esclusivo a un largo quantitativo di dati. La ricerca ora è finanziata, per la maggior parte, da contributi pubblici. Dalla metà del 1980, diversi Stati hanno iniziato a interrogarsi sul profitto derivante da un investimento nella ricerca e quindi si sono adoperati per ideare dei metodi di valutazione della ricerca, in nome della trasparenza. Negli ultimi trent’anni si è raggiunto un ampio consenso sul fatto che la ricerca finanziata con soldi pubblici debba essere valutata, ma il metodo di valutazione da applicare è ancora fonte di discussione. Questa serie di seminari metterà a confronto le diverse procedure di valutazione della ricerca in uso in diversi paesi Europei con l’obiettivo di cercare di migliorare la metodologia attuale o di trovarne una nuova.
La prima conferenza sarà tenuta da Annick Harel-Bellan, direttore della ricerca CNRS e delegato scientifico coordinatore HCERES, e tratterà della valutazione della ricerca in Francia.
Sarà possibile seguire in diretta il seminario connettendosi al seguente indirizzo web: http://smarturlit/CollegioVoltaStream
La Francia ha incaricato un’unica Agenzia che si occupa della valutazione di una ricerca (Agence d’évaluation de la recherche et de l’enseignement, supérieur, AERES) nel 2007 con l’obiettivo di utilizzare un unico metro di giudizio per gli enti francesi di istruzione superiore, Università e Istituzioni di Ricerca pubbliche. Negli anni 2007-2013 AERES ha condotto 7 campagne di valutazione che hanno interessato la maggior parte delle Università francesi e dei Centri di Ricerca per un costo totale di 76.7 millioni di euro. Nel 2013 il governo francese ha creato una nuova istituzione: Haut Conseil de l’évaluation de la recherche et de l’enseignement supérieur (HCERES). Quest’ultimo ha sostituto AERES. La nuova Agenzia ha pubblicato la sua strategia mettendo in evidenza gli obiettivi per gli anni 2016-2020. HCERES ha un ruolo attivo nella valutazione del lavoro degli enti francesi di istruzione superiore con il supporto di 110 amministratori a tempo pieno, 115 scienziati che lavorano part-time per l’Agenzia e 4.000 esperti che collaborano in base alle necessità. La conferenza tratterà della metodica della valutazione di una ricerca in Francia, oltre ad approfondire i relativi ruoli della revisione paritaria e della metrica per la misura delle prestazioni, e le maggiori differenze tra gli approcci adottati da AERES e HCERES. Infine l’incontro farà luce sull’impatto che le procedure di valutazione hanno avuto – o avranno – sull’assegnazione di risorse finanziarie alle singole Università o alle Istituzioni di Ricerca.
Annick Harel-Bellan è il direttore scientifico in carica del CNRS. Ha ottenuto un PhD in Immunologia presso l’Università di Parigi 7 (1986) nel laboratorio di Jean Dausset (Ospedale Saint-Louis, Parigi). Ha passato alcuni mesi a EMBL (Heildeberg, Germany, presso il laboratorio di Kathryn Howell e Daniel Louvard, 1981) e due anni nel laboratorio di Bill Farrar (NCI, Frederick, MD, USA, 1986-1988). Al momento si dedica a SBIGEM (progetti di ricerca di biologica e genetica molecolare) presso il CEA Saclay. Dal 1988, l’interesse di Annick-Harel-Bellan è nel decifrare i meccanismi che sono alla base del controllo del ‘destino’ delle cellule, focalizzandosi sulla epigenetica (modificazioni della cromatina e miRNAs) e quindi cercando una correlazione tra epigenetica e cancro, in particolare con l’obiettivo di dimostrare il ruolo della modificazione della cromatina nel meccanismo di azione del soppressore tumorale Rb o del miRNAs nell’equlibrio tra differenziazione cellulare e proliferazione. Durante il corso di questi studi, ha creato una strategia per inibire piccoli frammenti di RNA. Questa è al momento ampiamente utilizzata e si basa su oligonucletodi chimicamente modificati (LNAs). È inoltre interessata in interferenza nucleare RNA. Recentemente, ha invece mostrato un interesse nell’applicare modelli matematici a problemi biologici, focalizzandosi sul modo di azione di miRNA o sulle dinamiche delle populazioni di cellule cancerogene.
La serie sarà articolata in 4 incontri (procedure di valutazione in Francia, Germania, UK e Italia).
Nel secondo incontro (5 dicembre ore 17.00) Stefan Hornbostel, del centro tedesco per la ricerca dell’educazione superiore e per gli studi scientifici (DZHW) e dell’Università Humboldt di Berlino, parlerà della situazione in Germania.
James Wilsdon, dell’Università di Sheffield, sarà il relatore del terzo incontro (16 gennaio ore 17.00) e si occuperà della metodologia in UK.
Infine Raffaella Rumiati (Direttivo ANVUR) si focalizzerà sulla condizione italiana (6 febbraio 2017).