Lunedì 14 dicembre 2015 alle ore 18.00 presso il Collegio Nuovo di Pavia (Via Abbiategrasso, 404) si terrà l’evento “Vita e convivenza”, incontro con Emma Bonino.

«Non agire sull’onda dell’emozione, non cedere al panico» (Emma Bonino, intervista di Marilicia Salvia, “Il mattino”, 18 novembre 2015)

Il “monello di Montecitorio” così la battezzò il Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Il monello è Emma Bonino.

Una donna che fa dell’impegno politico, attivista e istituzionale, una costante della sua vita: una vita che significa impegno “con” e “per” gli altri. Il Collegio Nuovo – Fondazione Sandra e Enea Mattei è onorato di avere Emma Bonino ospite in un incontro pubblico condotto dal costituzionalista Ernesto Bettinelli (Università di Pavia), anche nell’ambito del Piano strategico d’Ateneo sulle migrazioni. Un incontro in cui si affronteranno temi di attualità geopolitica: sempre senza cedere al panico, senza agire sull’onda dell’emozione.

Originaria di Bra, dove si diploma in studi classici, Emma Bonino si laurea in Lingue in Bocconi con una tesi su Malcolm X. A 28 anni è deputato, facendosi conoscere con il Partito Radicale per le sue battaglie per la legalizzazione dell’aborto, che seguono quelle per l’introduzione del divorzio in Italia. A 60 è Vice Presidente del Senato della Repubblica, dopo aver ricoperto, quattro anni prima, la carica di Ministro per il commercio internazionale e per le politiche europee. In questo lungo arco di tempo, e oltre ancora (nel 2013-14 è Ministro per gli Affari Esteri), non si contano le sue cariche anche a livello internazionale: entrata al Parlamento Europeo per la prima volta nel 1979, da allora è periodicamente rieletta e a metà degli anni Novanta nominata Commissario Europeo, responsabile della Politica dei Consumatori, della Politica della Pesca e dell’Ufficio Europeo per l’Aiuto Umanitario d’Urgenza.

Una donna che ha sempre guardato anche oltre i confini italiani: Europa (dalla Polonia di Solidarnosc sino all’istituzione del Tribunale per i crimini commessi nella ex Jugoslavia), Africa (Ruanda, Somalia, Sierra Leone…) e Medio Oriente (al Cairo, dove si trasferisce temporaneamente, studia l’arabo che le consente di seguire da vicino gli sviluppi politici dell’area). La sua attenzione si rivolge anche al Tibet (promuove la visita del Dalai Lama in Italia), alla Cuba di Fidel Castro (dopo la sua visita, verranno liberati alcuni detenuti oppositori del regime) e alla Birmania dove visita semiclandestinamente il Premio Nobel Aung San Suu Kyi con cui rimane in contatto.

Sostenitrice degli interventi umanitari e politici nei contesti di crisi, si trova più volte lei stessa coinvolta in prima persona: ostaggio dei talebani in Afghanistan, al ritorno della missione promuove la campagna internazionale “Un fiore per le donne di Kabul”. Lo scorso ottobre è stata insignita del Fred Cuny Award for the Prevention of Deadly conflict dell’International Crisis Group, assegnato a sette leader mondiali.

Pioniera nella promozione dei diritti delle donne (nel 2011 Newsweek la segnala, unica italiana, tra le “150 donne che muovono il mondo”), Emma Bonino, che è anche Presidente onoraria dell’Associazione Pari o Dispare, comitato di donne «ma anche di uomini, individui e associazioni, diversi per età, per impostazione culturale, per appartenenza politica, per settore occupazionale, per posizione nella professione, che considerano la diversità come una ricchezza» è una donna che ha sempre guardato anche al futuro.

Anche l’incontro del prossimo 14 dicembre guarderà al futuro, con rinnovata fiducia e… costruttiva emozione.

Locandina

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