Superare il gender gap e avvicinare sempre più studentesse alle materie STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), per rispondere alle esigenze crescenti di personale specializzato in discipline tecnico-scientifiche. Con questo obiettivo, l’Università di Pavia insieme a EDiSU Pavia, l’Ente per il Diritto allo Studio Universitario, ha deciso di adottare nuove strategie inclusive di promozione della scienza.

Alle studentesse che nel prossimo anno accademico si iscriveranno a corsi di laurea STEM saranno riservati 90 posti nei collegi universitari pubblici gestiti da EDiSU. Le modalità di accesso sono pubblicate sul bando per l’assegnazione di posti nei Collegi EDiSU: la scadenza per la presentazione delle domande è al 22 agosto 2021 (www.edisu.pv.it).

Secondo uno studio promosso da Assolombarda e datato 2020 (Osservatorio Talents Venture e STEAMiamoci sul gender gap nelle facoltà STEM), dopo il record fatto registrare nell’anno accademico 2017-2018, la crescita della percentuale di ragazze iscritte ai corsi STEM sul totale delle donne iscritte all’università si è arrestata e il valore è rimasto sostanzialmente invariato nel 2018-2019 (18,3%). Negli ultimi cinque anni il numero di ragazzi che ha scelto una facoltà STEM è cresciuto (8%) più velocemente rispetto a quello delle ragazze (7%). La Lombardia gioca un ruolo fondamentale per le facoltà STEM. Nella regione lombarda, infatti, si concentra la maggioranza degli studenti che frequenta facoltà STEM in Italia (17%).

L’Università di Pavia ha dunque un compito strategico per riuscire a creare diversità, inclusione e arricchimento in questo settore. L’Ateno pavese è da sempre attento alla valorizzazione del talento e delle competenze femminili, in tutte le aree disciplinari. Infatti, già ora, a Pavia una studentessa su quattro è iscritta a una laurea STEM: una delle percentuali più alte in Italia, (la media nazionale è del 18,3%). Un risultato ottenuto anche grazie ai collegi universitari come il Castiglioni Brugnatelli, il più antico collegio pubblico femminile italiano fondato nel 1954, che metterà a disposizione una quota dei suoi posti per le studentesse in STEM.

L’innovativo progetto è stato illustrato a Pavia alla presenza della Ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione di Francesco Svelto, Magnifico Rettore dell’Università di Pavia, Francesco Rigano, Presidente EDiSU, e Ludovica Mosti, studentessa del corso di laurea magistrale in Ingegneria Elettrica Energetica e alunna del Collegio Castiglioni Brugnatelli.

«L’iniziativa dell’Università di Pavia è importante e coraggiosa e si inserisce in quel percorso che sempre più dobbiamo promuovere per avvicinare le ragazze alle materie STEM – ha spiegato la Ministra Elena Bonetti -. Il linguaggio delle scienze, e in particolare quello della matematica, ci abilita a diventare cittadine e cittadini del futuro. È per questo che è cruciale favorire fin dai primissimi anni di vita percorsi di formazione STEM e spezzare una narrazione falsa e stereotipata per cui le donne sarebbero meno portate per le materie scientifiche.  L’empowerment femminile al centro del percorso della presidenza italiana del G20 avrà tra i suoi assi proprio la formazione nelle materie STEM. Le Istituzioni devono tutte sentirsi parte di questa sfida, che è anche quella dell’innovazione e del digitale e che ci farà scrivere per il Paese un futuro sostenibile».

 «L’Università di Pavia è orgogliosa di accogliere studentesse e studenti in quella che, a tutti gli effetti, è una città-campus. – dichiara il Rettore dell’Università di Pavia, Francesco Svelto – Tra i vantaggi, quello di essere una città ospitale, sicura, in cui è facile raggiungere ogni aula, istituto, biblioteca, in pochi minuti. Sono convinto che questo, oltre alla qualità dei Dipartimenti scientifici, attragga un elevato numero di studentesse in corsi STEM. Un autentico record, su scala nazionale, di cui siamo orgogliosi. Con l’iniziativa di oggi vogliamo segnalarci ancora di più presso studentesse italiane e straniere e presso le loro famiglie».

«I Collegi pubblici dell’Università di Pavia vantano una tradizione secolare di grande accoglienza delle Alunne; il Collegio Castiglioni Brugnatelli diviene nel 1954 il primo Collegio pubblico esclusivamente femminile in Italia. -afferma il Presidente EDiSU Francesco Rigano – Per dare ancor più vigore a questa tradizione, rinnovandola nei suoi contenuti, il Bando per l’anno accademico 2021/2022 riserva 90 posti nei Collegi EDiSU a studentesse dei corsi di laurea STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), di cui 15 presso il Collegio Castiglioni Brugnatelli».

«Sono sempre stata affascinata dal mondo dell’energia, in particolare dalle tecniche di produzione e di sviluppo di quelle fonti che potevano garantire una crescita economica possibile. – conclude Ludovica Mosti, studentessa del corso di laurea in Ingegneria Elettrica Energetica e alunna del Collegio Castiglioni Brugnatelli – Questa passione è maturata dopo l’esperienza da me vissuta presso gli uffici dell’ONU di New York, dove sono stata firmataria di un progetto, poi approvato, inerente la sostenibilità delle fonti nucleari. Questo il motivo della scelta di iscrivermi alla facoltà di Ingegneria Industriale con indirizzo energetico presso l’Università di Pavia, in quanto ho preferito un modello interdisciplinare rispetto a uno meramente tecnico, anche in ossequio ai miei studi classici. Ho deciso di trasferirmi in un collegio universitario per vivere integralmente la vita accademica, in un luogo in cui intrecciare amicizie ed esperienze, che mi desse la possibilità di confrontarmi con tanti latori di diversa cultura e formazione e che conciliasse lo studio e le aspirazioni con la leggerezza dei miei dei vent’anni. Voglio condividere oggi il mio vissuto con le studentesse in procinto di affrontare gli studi universitari rappresentando che ho vissuto in un luogo, il Collegio Castiglioni-Brugnatelli, il collegio universitario femminile più antico d’Italia, che ha sempre trovato il modo di sostenere i momenti più difficili e di condividere le mie gioie.».

[Immagine di apertura dall’Archivio fotografico digitale dell’Università di Pavia]

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