L’Università di Pavia con i suoi collegi prende parte al progetto “Dov’è odio che io porti l’amore”, promosso dall’associazione Attendiamoci, una onlus di Reggio Calabria fondata da Don Valerio Chiovaro che gestisce beni confiscati alla malavita.

Il progetto – avviato dai Collegi S. Caterina, Cairoli e Cardano – ha visto in programma una serie di incontri e un campo di formazione, tenutosi a Reggio Calabria nel Villaggio dei Giovani (un bene confiscato alla ‘ndrangheta), in cui alcuni studenti universitari pavesi hanno svolto tutta una serie di attività formative e hanno elaborato alcuni progetti concreti da presentare qualora un bene confiscato fosse messo a bando nel nostro Comune.

L’obiettivo finale del progetto è, infatti, quello di acquisire un bene confiscato e di gestirlo attraverso le idee e le energie dei nostri giovani universitari, soprattutto collegiali, in modo da dare stimolo e impulso alla parte sana della nostra gioventù nella realizzazione di iniziative volte a sviluppare senso di cittadinanza, di legalità e di attenzione all’altro, attraverso progetti rivolti alle fasce più deboli della popolazione.

Di seguito una serie di podcast in cui alcuni dei giovani, che hanno partecipato alle iniziative, raccontano la propria esperienza.

Attendiamoci ODV è un’organizzazione di volontariato che opera in tutta Italia, dal nord al sud. Con Vittorio, uno studente di medicina dell’Università di Pavia, si parlerà di alcune specifiche di Attendiamoci Pavia:

Il campo sulla gestione dei beni confiscati tenutosi al Villaggio dei Giovani, a Reggio Calabria, ha ospitato degli studenti universitari di Pavia. Uno dei protagonisti è sicuramente Roberto, che parla di questa esperienza:

Pamela e Letizia, studentesse dell’Università di Pavia, condividono la loro esperienza incisiva e tutta particolare di scambio culturale tra i giovani all’interno dei Collegi Universitari:

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