La cerimonia di premiazione dei vincitori della competizione internazionale “Digital Anastylosis of Frescoes challeNgE (DAFNE)” si è tenuta a Trento, durante la 20^a conferenza internazionale in Image Analysis and Processing (ICIAP 2019, 9-13 settembre 2019).

DAFNE è un progetto che ha coinvolto le comunità di Computer Vision e Pattern Recognition per l’applicazione di tecniche informatiche avanzate, come machine learning e deep learning, allo sviluppo di adeguati strumenti informatici che, attraverso la combinazione di immagini di frammenti, forniscano una ricostruzione virtuale di affreschi danneggiati, fornendo una tabella con le coordinate utili al restauratore per riposizionare correttamente ogni frammento.

La competizione poteva essere affrontata con due diverse modalità:

– mediante metodi automatici, finalizzati all’identificazione di un processo digitale per la ricostruzione di una sorta di “puzzle” complesso e incompleto;

– mediante un metodo manuale, in modo da consentire l’inclusione di persone che, “pensando per immagini”, grazie a un software appositamente sviluppato, spostano i pezzi “a mano”, ricostruendo virtualmente l’affresco danneggiato.

Ventotto squadre (complessivamente 52 persone) si sono iscritte al concorso, con partecipanti provenienti da otto paesi diversi (Brasile, Bulgaria, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Regno Unito, Stati Uniti) e sono pervenute nove diverse soluzioni (da parte di 17 persone, raggruppate in tre squadre di due persone, una squadra di tre persone, una squadra di quattro persone e quattro singoli).

I vincitori – valutati sulla base della maggior area di affresco ricostruita correttamente – sono stati un gruppo di tre ricercatori francesi con una procedura per la ricostruzione automatica e un esperto italiano di computer grafica, che ha fornito una ricostruzione manuale. Essendo la loro soluzione di ugual merito, entrambi hanno ricevuto 3.000,00 €, mentre un premio di 2.000,00 € è stato assegnato a un gruppo di quattro ricercatori italiani, che hanno presentato una soluzione automatica.

I premi sono stati sponsorizzati da: Rotary Distretti ITALIA (in particolare dai RC Pavia, Minerva, Ticinum e Certosa), CVPL (Italian Association for Computer Vision, Pattern Recognition and Machine Learning) e AICA (Associazione italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico).

Il concorso è stato organizzato con la collaborazione del Laboratorio di Autismo dell’Università di Pavia, di EVA FLORENCE (Electronic Imaging & the Visual Arts – Firenze) e del laboratorio CVML (Computer Vision & Multimedia Lab) dell’Università di Pavia.

Gli algoritmi proposti potranno essere pubblicati, dopo una peer review, in un “Virtual Special Issue” di Pattern Recognition Letters (rivista Elsevier). Segue il link per il Call for Papers https://www.journals.elsevier.com/pattern-recognition-letters/call-for-papers/digital-anastylosis-of-frescoes-challenge

Le soluzioni ricevute sono state realizzate con immagini di pezzi provenienti da frammentazioni simulate, avendo a disposizione l’immagine originale dell’affresco per il processo di ricostruzione. Il futuro sviluppo del progetto prevede la ricostruzione dell’affresco in assenza della immagine preesistente; tali sviluppi potranno contribuire al restauro di situazioni particolari, fino ad oggi non affrontabili.

Figura 1: Nel collage di immagini: Cerimonia di premiazione DAFNE – Trento (Italia), 11 settembre 2019
da sinistra
>> Giuseppe Orto (Rotary ITALIA), Francesca Zamborlini, Virginio Cantoni (CVML, Università di Pavia e RC Pavia)
>> Fabio Narducci (BIPLab@unisa, in rappresentanza del gruppo formato anche da Paola Barra, Silvio Barra, Michele Nappi), Gianluca Foresti (CVPL), Paola Barra (BIPLAb@unisa), Virginio Cantoni (CVML, Università di Pavia e RC Pavia)
>> Nicu Sebe (Presidente generale ICIAP 2019), Nicolas Lermé (Université Paris-Sud 11, in rappresentanza del gruppo formato anche da Sylvie Le Hégarat-Mascle e Emanuel Aldea), Virginio Cantoni (CVML, Università di Pavia e RC Pavia)

Figura 2: Una delle soluzioni ricevute: ricostruzione della frammentazione simulata – costituita da 600 pezzi, di cui 126 spuri – dell’affresco “Vergine con unicorno” di Domenichino, 1602, (Palazzo Farnese, Roma)

Figura 3: Una delle soluzioni ricevute: ricostruzione della frammentazione simulata – costituita da 1188 pezzi, di cui 245 spuri – dell’affresco “Imposizione del cappello cardinalizio a Carlo Borromeo” di Federico Zuccari, 1603-1604, (Salone degli affreschi, Collegio Borromeo, Pavia)

Figura 4: Una delle soluzioni ricevute: ricostruzione della frammentazione simulata – costituita da 2045 pezzi, di cui 307 spuri – dell’affresco “Via veritas o La chiesa militante e trionfante” di Andrea di Bonaiuto, 1365-1367, (Cappellone degli Spagnoli, chiesa di Santa Maria Novella a Firenze)

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