Nell’ambito dell’inaugurazione dell’Anno Accademicolunedì 13 novembre 2017, alle ore 16.30, nell’Aula Foscolo dell’Università di Pavia (Corso Strada Nuova, 65), si terrà la presentazione del nuovo volume di Almum Studium Papiense. Storia dell’Università di Pavia (volume 2, tomo II).

Interverranno, accanto al Rettore, a Riccardo Tramezzani di UBI Banca e al curatore dell’opera Dario Mantovani, i professori Marco Beretta e Angelo Stella.

Opera collettiva di più di cinquanta autori, questo quarto volume descrive le vicende dell’Università dal 1814, cioè dal ritorno in Lombardia degli Austriaci dopo la definitiva sconfitta di Napoleone, fino alla Prima Guerra Mondiale. Un’epoca segnata, come uno spartiacque, dal 1861, l’Unità d’Italia. Ai moti risorgimentali studenti e docenti pavesi parteciparono attivamente, ma l’Università diede un contributo anche alla riorganizzazione del sistema dell’insegnamento superiore dell’Italia Unita, costituendo il modello per molte innovazioni che furono estese alle altre Università. È perciò comprensibile l’accanita resistenza che la città oppose allo spostamento a Milano della sua Università e l’ostilità con cui visse la nascita nel capoluogo lombardo di poli universitari concorrenti. Un drastico cambiamento sembra allontanare allora Pavia da quel che era sempre stata: l’unico Studium Generale al servizio di un’area vasta, ricca, popolosa. “L'”eccezione pavese”, se così vogliamo chiamarla  – dice il professor Dario Mantovani, curatore dell’opera -, prende corpo allora: la presenza di un’Università di grande rilievo in un territorio progressivamente più ristretto, spalla a spalla con altri centri di alta istruzione. È una vicenda che ci accompagna, e conoscerne le premesse, le motivazioni, le reazioni, è istruttivo”.

Il volume racconta anche una grande trasformazione scientifica; le discipline prendono forme e denominazioni che perdurano fino ad oggi; alcune personalità (da Ressi a Cantoni, da Golgi a Ferrini, da Porta a Taramelli a Forlanini) possono considerarsi all’origine di filoni di ricerca o di insegnamenti che continuano ancora oggi e fanno di Pavia un’Università di primissimo piano.​

L’opera è accompagnata da un ricco apparato iconografico, pensato non come un ornamento, ma come un complemento documentale ai saggi, curato da Luisa Erba, coadiuvata da Claudia Bussolino. Almum Studium Papiense (che si concluderà con un quinto volume dedicato al XX secolo) è pubblicata dall’editore Cisalpino, ed è il frutto della collaborazione fra l’Università di Pavia e UBI Banca, istituzioni che interpretano il progresso anche come attenta valorizzazione del patrimonio culturale che distingue Pavia come centro di cultura di lunga tradizione​. “Siamo orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione di questa opera storica – commenta Riccardo Tramezzani di UBI Banca – che con connotazioni altamente scientifiche ripercorre sei secoli e mezzo di storia dell’Università di Pavia. Una storia monumentale, a cui Ubi Banca si è voluta accostare per testimoniare un profondo legame di vicinanza territoriale e di comunità. La Banca nel tempo è cresciuta, ha cambiato la propria ragione sociale e il proprio nome, ma immutato è lo spirito con cui vuole conservare il ruolo di Banca di Riferimento del territorio Pavese. Guardiamo alla storia con grande ammirazione, trovando i giusti spunti per proseguire nel futuro con invariato impegno.”

L’incontro si chiuderà con la presentazione del volume – edito nel 2017 nella collana «Fonti e studi per la storia dell’Università di Pavia. Documenti di arte e scienza» – L’Università nella Città. Testimonianza di un Rettore, di Alberto Gigli Berzolari, che vedrà la partecipazione di Roberto Schmid e Angiolino Stella: è la appassionata testimonianza di un Rettore, protagonista dell’espansione dell’Università al Cravino, discussa da due relatori che hanno ricoperto lo stesso ruolo in anni successivi.

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