La ricerca 3DSPIN ottiene un Consolidator Grant dello European Research Council (ERC). I fondi verranno usati principalmente per assumere giovani ricercatori. Curatore del progetto lo scienziato Alessandro Bacchetta rientrato in Italia dopo undici anni all’estero.

Il progetto

3DSPIN è un Consolidator Grant dello European Research Council (ERC), pensato per sostenere ricercatori d’eccellenza che stanno sviluppando un proprio gruppo e programma di ricerca. 3DSPIN prevede un finanziamento di 1.5 milioni di euro in cinque anni. I soldi verranno usati principalmente per assumere giovani ricercatori e creare un gruppo internazionale e dinamico. Il progetto sarà condotto da Alessandro Bacchetta (Principal Investigator) e si inserirà nelle attività del gruppo di ricerca che studia la fisica del protone a Pavia, uno dei migliori gruppi al mondo in questo campo (con i prof. Barbara Pasquini, Marco Radici e Marco Guagnelli). Il progetto sarà gestito in partnership dal Dipartimento di Fisica dell’Università di Pavia e dall’INFN, Sezione di Pavia. Questo finanziamento è particolarmente importante in un momento di grave carenza di finanziamenti a livello nazionale.

Il Principal Investigator

Alessandro Bacchetta si è laureato in Fisica a Pavia nel 1998 sotto la guida del prof. S. Boffi. Alunno dell’Almo Collegio Borromeo, è stato all’estero per 11 anni. Ha fatto un Dottorato di Ricerca alla Vrije Universiteit di Amsterdam, sotto la supervisione del prof. P.J. Mulders, concluso nel 2002. Ha lavorato per cinque anni in Germania, prima a Regensburg, dove è stato Alexander von Humboldt Fellow, e poi ad Amburgo presso il laboratorio DESY. Si è poi trasferito negli Stati Uniti, presso il Jefferson Laboratory (Virginia) dove è stato Nathan Isgur Distinguished Fellow. È rientrato in Italia nel 2009, come Ricercatore Universitario presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Pavia, dove tiene il corso di Elettrodinamica Quantistica. È sposato e ha quattro figli.

La selezione

I finanziamenti ERC, istituiti nel 2007, sono attualmente i più prestigiosi in Europa dati a singoli ricercatori. In tutti gli ambiti di ricerca, quest’anno sono state presentate 2528 proposte e ne sono state finanziate 372, di cui 16 presso istituzioni italiane. Per il settore “Physical Sciences & Engineering” ci sono state 1205 domande e 165 vincitori, di cui 10 in Italia. Ulteriori informazioni si possono trovare su http://erc.europa.eu/media-and-events/press-releases. A Pavia, questo è il quinto progetto finanziato dall’ERC, il primo in Fisica. I progetti sono inizialmente assegnati a 25 commissioni di circa 15 scienziati europei di alto livello che operano una prima scrematura. In seguito, i progetti sono sottoposti al giudizio di revisori esperti nel campo di ricerca. Infine i candidati sostengono un colloquio di fronte alla commissione. Solo i progetti che superano queste fasi con i giudizi migliori vengono finanziati.

Gli obiettivi scientifici

Come è fatto l’interno del protone?
Il protone è la struttura aggregata più piccola dell’universo attualmente conosciuta. Mapparne la struttura interna è un’impresa ai confini delle possibilità umane: per farsi un’idea, un protone su una palla da calcio è come un granello di sabbia sulla superficie del sole. Oggi sappiamo che nei protoni ci sono quark e gluoni e abbiamo un’idea precisa di come siano distribuiti in una singola dimensione. L’obiettivo di 3DSPIN è di ricostruire mappe del protone in tre dimensioni. Se paragonassimo il protone a una mano, sarebbe come passare da un’ombra cinese alla TAC. Come si genera lo “spin” del protone? Lo spin è una proprietà fondamentale della natura, come la massa, la carica elettrica, la polarizzazione della luce. Viene spesso paragonato a una rotazione del protone su se stesso (da cui il nome spin, in Inglese “rotazione intorno al proprio asse”). 3DSPIN studierà come quark e gluoni si organizzano per dare origine allo spin del protone, come se fossero ballerini che ruotano insieme in un complicato valzer. 3DSPIN è un progetto di scienza di base. I finanziamenti ERC hanno come unico criterio quello dell’eccellenza scientifica. I protoni, insieme ai neutroni, concentrano in sé praticamente tutta la massa del nostro mondo: la conoscenza della loro struttura è essenziale nello studio di molti fenomeni fisici (in particolare in fisica delle particelle elementari, fisica nucleare, fisica atomica, astrofisica).

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