Alessandro Andreoni, studente del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione dell’Università di Pavia, è tra i candidati selezionati per partecipare al “Concurrent Engineering Workshop” dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA).

Dopo il successo del primo Concurrent Engineering Workshop tenutosi nel mese di settembre 2016, il programma di formazione dell’Accademia dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) torna a offrire agli studenti europei l’opportunità di apprendere come l’Agenzia valuta la fattibilità tecnica e finanziaria delle missioni spaziali.

L’ “Education Office” di ESA ha cercato, in giro per il continente, 44 studenti universitari di talento e motivati provenienti dagli stati membri ESA e associati e che avessero un retroterra di ingegneria o di fisica, per offrire loro la partecipazione a una delle due prossime edizioni del “Concurrent Engineering Workshop” che si terranno il 14-17 marzo e il 9-12 maggio 2017 rispettivamente.

Tra i numerosi candidati, c’era anche il nostro studente Alessandro Andreoni, che sta svolgendo il proprio lavoro di tesi finale presso il Laboratorio di Telecomunicazioni e Telerilevamento del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione dell’Università di Pavia. La sua tesi riguarda uno studio di fattibilità sulle missioni spaziali a “sensori frazionati”, un nuovo paradigma per l’Osservazione della Terra da satellite, ed è svolta in collaborazione con OHB Italia, grossa azienda con sede a Milano che si occupa di costruire satelliti e sensori per lo spazio. Alessandro, che alterna ogni settimana il lavoro teorico in Ateneo con il lavoro pratico in azienda, sta seguendo l’indirizzo “Space Communication and Sensing” della laurea magistrale in “Electronics Engineering” e aveva già fatto un’esperienza Erasmus Traineeship in un’azienda “spaziale” in Finlandia. Aveva insomma tutti i numeri per concorrere al bando dell’Agenzia.

La sua domanda, infatti, è risultata tra quelle selezionate; così a metà marzo Alessandro sarà al Centro di Formazione dell’Accademia ESA, che si trova in Belgio, nella regione delle Ardenne. Qui, dove fra l’altro è ospitato il segmento di terra di uno dei principali ponti radio europei verso lo spazio, Alessandro e i suoi colleghi studieranno il “Concurrent Engineering” e come esso renda più efficiente la progettazione delle missioni spaziali. Guidati da esperti dell’ESA, gli studenti impareranno innanzitutto a utilizzare gli strumenti software per la progettazione e a identificare i temi conduttori del progetto di missione; poi applicheranno le tecniche apprese a una simulazione di progetto.

Il “Concurrent Engineering” (CE) è un metodo di progettazione e sviluppo di prodotti nel settore spaziale. Contrariamente ai metodi di progettazione tradizionali, nel CE tutti i sottosistemi sono progettati contemporaneamente. Ciò rende la progettazione più efficiente, ma allo stesso tempo anche più complessa da coordinare; le soluzioni adottate in un sottosistema che possono influire sulla progettazione in un altro sottosistema devono essere identificate e comunicate immediatamente. Sebbene il CE sia più complesso rispetto alla progettazione tradizionale, se applicato correttamente può velocizzare notevolmente la partenza di una missione spaziale. Con iniziative come quelle descritte sopra, sta con lungimiranza coltivandone i futuri esperti.

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