Disponibile l’intervista alla Dott.ssa Sofia Baggini dell’Università di Pavia, realizzata dalla Fondazione Cariplo in relazione al progetto “IMPROVE”, vinto dal Servizio Ricerca dell’Ateneo nell’ambito dell’iniziativa promossa e cofinanziata da Cariplo e Regione Lombardia.

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II progetto “IMPROVE” (Implementazione di percorsi formativi come volano verso i futuri ERC Starting Grants) è stato presentato dall’Università di Pavia in risposta all’iniziativa promossa congiuntamente dalla fondazione Cariplo e da Regione Lombardia per l’incremento dell’attrattività del sistema ricerca lombardo e della competitività dei giovani ricercatori candidati su strumenti ERC.

Il progetto è stato finanziato nel 2015 per un importo pari a 160.000 € e ha ricevuto un’ottima valutazione tanto che il Servizio Ricerca del nostro Ateneo è stato individuato come Best Practice a livello lombardo.

Il progetto ha permesso all’Università degli Studi di Pavia di attuare un percorso di fortificazione e crescita professionale per 4 giovani ricercatori, selezionati all’interno dei macro settori ERC.

La selezione dei candidati si è sviluppata su tre livelli (selezione dipartimentale, selezione da parte della Commissione di Ateneo, approvazione della Commissione Ricerca). Il progetto prevedeva due fasi di formazione. La prima, personalizzata su ciascun candidato in relazione alle competenze scientifiche, con attività di ricerca sotto la supervisione dei tutor, periodi di training all’estero, partecipazione a corsi e congressi; la seconda caratterizzata da corsi di progettazione europea tenuti da esperti di comprovata esperienza nella materia.

La strategia delineata ha sostenuto quattro giovani ricercatori rafforzandone il profilo scientifico, tecnico e manageriale. Nella fase di definizione di questo progetto si è ritenuto di non poter trascurare il carattere multidisciplinare dell’Ateneo, limitando questa opportunità di fortificazione, formazione, training e ricerca a un solo candidato, bensì si è ritenuto di offrire questa possibilità a una rosa di ricercatori selezionati in base a criteri di merito, eccellenza scientifica e alto potenziale. Tale scelta risponde altresì alla politica europea che sta alla base dei finanziamenti ERC: dare un’opportunità di ricerca a progetti eccellenti e di frontiera, senza tematiche definite, ma con modalità bottom-up. Date queste premesse l’Ateneo ha implementato un sistema di selezione interno volto all’identificazione delle risorse più promettenti in prospettiva della presentazione di un progetto ERC Starting Grant.

La durata totale del progetto è di 24 mesi e i percorsi formativi avranno durata di 12 o 24 mesi in relazione al periodo di eleggibilità dei giovani ricercatori per future call ERC StG.

Il progetto è stato strutturato in due fasi.

Ciascun percorso formativo comprenderà:

1) attività di ricerca sotto la supervisione di uno o più tutor all’interno di laboratori e/o strutture di ricerca dipartimentali;

2) periodi di formazione e training presso strutture di eccellenza estere;

3) partecipazione a corsi, convegni e workshop relativi alle rispettive tematiche di ricerca.

Per tutte le risorse coinvolte sono attivati specifici corsi di formazione tecnico-gestionale, il cui obiettivo è l’acquisizione delle seguenti competenze:

a) capacità gestionali in merito al life cycling delle proposte progettuali ERC: individuazione dell’idea progettuale, del problema da risolvere e degli obiettivi da raggiungere, stesura di una proposta competitiva, planning delle attività progettuali, budgeting, monitoraggio delle attività, reporting intermedio e conclusivo, diffusione e sfruttamento dei risultati.

b) approfondimento e potenziamento di competenze specifiche rivolte alla tutela della proprietà intellettuale, alla comunicazione e alla disseminazione dei risultati della ricerca.

Il Servizio Ricerca e Terza Missione si è occupato della gestione amministrativo-manageriale del progetto con l’ausilio di risorse già attive presso lo stesso e di comprovata esperienza nel Project management. Ha fornito altresì un supporto diretto in tutta la fase di studio, presentazione e gestione dei progetti ERC StG da parte dei ricercatori offrendo le proprie competenze allo scopo di massimizzare i risultati.

È necessario evidenziare che questo progetto si inserisce perfettamente nel Piano Strategico d’Ateneo per il supporto alla ricerca, avviato con l’implementazione di apposite figure di supporto alla progettazione (Manager della Ricerca). Tali figure professionali sono state introdotte nell’Ateneo con lo scopo di potenziare le attività del Servizio Ricerca e Terza Missione a supporto dei ricercatori, dallo scouting e selezione di bandi di finanziamento più idonei, all’editing delle proposte progettuali, al supporto in tutte le fasi amministrativo-gestionali dei progetti approvati.

L’Università di Pavia, in qualità di Istituzione Ospitante, trarrà benefici dal supporto all’attività scientifica dei candidati, sia in termini di capitalizzazione delle risorse umane potenzialmente più competitive sia in relazione alle azioni future che potranno implementare a partire dalle conoscenze acquisite nei differenti settori scientifico disciplinari coinvolti.

L’indipendenza scientifica di questi giovani ricercatori, unita al consolidamento e ulteriore espansione della rete di collaborazioni internazionali con strutture di eccellenza (legato alla grande visibilità internazionale permessa dallo strumento ERC StG) contribuirà a valorizzare il capitale umano in Lombardia. Nel lungo periodo, le ricadute di questa strategia di Ateneo porteranno al moltiplicarsi di nuovi progetti collaborativi e si concretizzeranno nell’attrazione di altri giovani ricercatori a livello nazionale, europeo e internazionale, creando una massa critica che consentirà un ulteriore arricchimento scientifico e culturale locale. Ciò contribuirà anche a superare l’attuale problema strutturale dello spreco di talenti nella ricerca europea.

Queste azioni di supporto all’attività scientifica di Giovani Ricercatori emergenti produrranno inoltre un effetto a catena che catalizzerà la pianificazione e il coordinamento di altri progetti, tra cui Marie-Curie Network e altre proposte di finanziamento nell’ambito di Horizon 2020. Il consolidamento di linee di ricerca di eccellenza nei diversi settori scientifico disciplinari coinvolti favorirà il coinvolgimento attivo dei Giovani Ricercatori nella promozione e organizzazione di congressi, workshop e corsi estivi, in collaborazione con i partner internazionali, e si integrerà perfettamente con i programmi di dottorato di ricerca e master già attivi presso l’Università di Pavia.

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