Martedì 27 giugno 2023, alle ore 18:00, presso il Collegio Cairoli di Pavia, si terrà la presentazione del libro di Massimo Nava Quella sera in Galleria. Come nacque il «Corriere della sera».
La storia di Eugenio Torelli Viollier, fondatore del «Corriere della Sera»: una vita così piena di eventi e incontri incredibili da superare la fantasia di qualsiasi romanziere.
Era un giovane napoletano, timido e orfano di entrambi i genitori, che si sarebbe accontentato di un impiego pubblico ma divenne adulto con il gusto della sfida, la passione civile, l’amore per la patria, che servì da volontario con Garibaldi. Eugenio Torelli Viollier diventò giornalista sotto le ali affettuose di Alexandre Dumas, di cui fu segretario e traduttore, scoprendo Parigi e i salotti letterari e studiando segreti e regole delle grandi imprese editoriali. Amava le lettere, il melodramma, il teatro. Scrisse poesie, romanzi, libretti d’opera che non ebbero il successo sperato. Era anche un visionario che immaginò di fare con quattro precari colleghi e pochi soldi quello che sarebbe diventato il più grande quotidiano italiano. La sua biografia è straordinaria nello svolgimento, dalla Napoli borbonica alla Milano della nuova classe dirigente unitaria, e nella sua attualità: perché è la storia di un successo costruito in giro per l’Europa e nella metropoli lombarda, dove i talenti del sud vengono a cercare fortuna e valorizzazione.
Alla guida del «Corriere», il direttore seppe esaltare i talenti che incontrava, chiamandoli a scrivere per il giornale. Fra questi, Giovanni Verga, Luigi Capuana, Matilde Serao. Seppe anche scoprire l’uomo adatto alla successione: Luigi Albertini, il direttore del nuovo secolo, il grande giornalista il cui nome si sarebbe legato per sempre alla storia del «Corriere». Il successo del quotidiano, sbocciato nel giorno di Quaresima sotto le volte della Galleria di Milano, fu negli ultimi tempi segnato da contrasti interni alla redazione, maldicenze messe in giro dalla concorrenza e peripezie economiche. E il suo protagonista finì per uscire di scena in punta di piedi, in solitudine e dimenticato.
Massimo Nava. È editorialista e corrispondente per il «Corriere della Sera» da Parigi. È stato inviato in Italia e corrispondente di guerra. Ha seguito importanti avvenimenti internazionale: la caduta del Muro di Berlino, il genocidio in Ruanda, i conflitti in Jugoslavia, Kossovo, Irak, Indonesia, Filippine, Timor Est. È autore di Germania/Germania (Mondadori, 1990), Carovane d’Europa (Rizzoli, 1992), Kosovo c’ero anch’io (Rizzoli, 1999), Milosevic, la tragedia di un popolo (Rizzoli, 2001), Vittime. Storie di guerra sul fronte della pace (Fazi, 2004), Sarkozy, l’uomo di ferro (Einaudi, 2007), Désir de France (Michalon, 2007), La gloria è il sole dei morti (Ponte alle Grazie, 2009), Il garibaldino che fece il «Corriere della Sera» (Rizzoli, 2010), Infinito amore, la passione segreta di Napoleone (Mondadori, 2014), Il mercante di quadri scomparsi (Mondadori, 2016), Il boss è immortale (Mondadori 2018), Storia della Germania dopo il muro. Dall’unificazione all’egemonia in Europa (Rizzoli 2020), Angela Merkel. La donna che ha cambiato la storia (Rizzoli,2021). Da Vittime è stato tratto in Francia lo spettacolo teatrale Mir Mir.
Ingresso libero.