Martedì 2 maggio 2023 (ore 21:00, anche su Zoom e in diretta Facebook), presso il Collegio Nuovo, si parla di amicizia, legami, relazioni fondative con Gaia Manzini attraverso il suo ultimo libro edito da Bompiani, La via delle sorelle.
Ad animare le pagine non è solo il senso di gratitudine verso quelle figure, “sorelle”, attraverso le quali, in un processo di rispecchiamento e di distinzione, ci si costruisce la propria identità di adulta, ma anche il progressivo coraggio nel chiamarsi, finalmente, “scrittrice”.
Gaia Manzini, mentre lavorava come copywriter per l’agenzia Publicis (ne parla nel libro), esordisce con un racconto, “Salmoni”, per “Nuovi Argomenti” che confluirà poi, nel 2009, nella prima pubblicazione in forma di volume, per Fandango: la raccolta di racconti Nudo di famiglia, finalista al Premio Chiara – una realizzazione diversa dal mito infantile di voler scrivere un giallo come Agatha Christie.
Tre anni dopo è selezionata per lo Strega con La scomparsa di Lauren Armstrong. Nel 2014 passa a Laterza con il felice titolo Diario di una mamma in pappa.
Sono questi anche gli anni in cui è tra gli autori del soggetto di Mia madre, film di Nanni Moretti presentato in concorso al 68º Festival di Cannes. Poco dopo i 40 anni pubblica per Mondadori con Ultima la luce “la storia di un tempo di mezzo, dell’attesa di un nuovo ordine delle cose: una famiglia si è disgregata, una nuova famiglia sta per nascere” anticipa in quarta di copertina.
Nel 2021, oltre a un ritratto della città dove si è formata, Milano, sulle orme di Luciano Bianciardi (“maestro” con cui dialoga nel volume edito da Perrone), Gaia Manzini passa a Bompiani con Nessuna parola dice di noi, una storia d’amore tra madre e figlia e una possibile tra due amici, presentato per il Premio Strega.
Marzo di questo 2023 vede uscire, sempre per Bompiani, La via delle sorelle, nato accordando il passo in una passeggiata estiva con l’amica (editor) Giulia Ichino: la quarta di copertina sembra rievocarla: “Si cammina da sole, ma solo appaiate si trova un ritmo”.
Ci sono passaggi, come quello che racconta come si rompe un pianto nel riso, abbracciando una amica, in cui molte si ritroveranno. Molti lettori, non solo lettrici, vorranno conoscere o tornare a trovare Natalia Ginzburg, Lalla Romano, Antonia Pozzi, Katherine Mansfield, Anne Sexton o George Sand/Aurore; e magari anche scoprire chi è Sheila Heti. Oppure guardare con altri occhi un quadro di Casorati. O ancora, ascoltare Bohemian Rhapsody e immaginare di sedersi accanto a Marilyin Monroe che ascolta Ella Fitzgerald.
Alcune lettrici troveranno la forza di superare una violenza subita; altre ancora penseranno a un corpo ingombrante e troveranno modo di alleggerirsi senza farsi male.
Qualcuna troverà il coraggio per rifondarsi una esistenza.
A dialogare con Gaia Manzini Anna Modena, già docente di Letteratura contemporanea (Università di Pavia).
«Un’educazione sentimentale attraverso i legami con le amiche che declina, al plurale, con gratitudine, la prima persona singolare delle persone adulte che siamo diventate»
Helena Janeczek
L’accesso all’incontro con Gaia Manzini su Zoom è regolato previa registrazione (fino a 500 posti disponibili, inclusi quelli previsti per gli studenti della Conferenza dei Collegi Universitari di Merito per cui l’iniziativa rientra, su conferma eventuale del singolo Collegio interessato, nelle attività formative riconosciute) su questa pagina: registrazione entro il 2 maggio, ore 18:30. La conferma dell’ammissione, con il link, viene inviata via mail entro le ore 20.
Per seguire la diretta Facebook, visitate @collegionuovopavia.
Per chi desidera partecipare in presenza, la scadenza delle iscrizioni è il 1 maggio (riceverà conferma del posto in sala entro il 2 mattina via mail). Se non sarà possibile l’ammissione in sala, verrà inviato il link Zoom.
Link all’evento sul sito del Collegio Nuovo