Si è svolta nell’autunno / inverno 2022 una campagna di ricostruzione digitale 3D dell’intero sito dei Quattro Dossi, a Capo di Ponte (BS) in Valle Camonica, nel cuore del sito UNESCO no. 94 “Arte Rupestre della Valle Camonica”.

Il Progetto Quattro Dossi, per cui è concessionario dello scavo il prof. Maurizio Harari (Dipartimento di Studi Umanistici), viene diretto sul campo dal dr. Paolo Rondini, docente di Prehistory and Protohistory of the Mediterranean, in collaborazione con Alberto Marretta, curatore scientifico del Parco Archeologico di Seradina-Bedolina. Le attività sono iniziate nel 2018 con campagne annuali di scavo e ricerca, condotte da giovani ricercatori e studenti dell’Università di Pavia.

La ricerca è ambientata in Valle Camonica, nel sito di Dos dell’Arca, un luogo noto fin dagli anni Cinquanta e frequentato dagli specialisti fin da allora. La sua importanza deriva dalla compresenza di numerose superfici rocciose, incise in età preistorica, in diretta connessione con strutture archeologiche (muri, terrazzamenti, resti di abitazioni e altre attività). Si tratta della condizione ideale proprio per studiare il rapporto tra i resti materiali della presenza dell’uomo e l’attività di incisione delle rocce, un fenomeno il cui significato ancora oggi risulta di difficile interpretazione.

Questo step più recente della ricerca, svolto grazie al cofinanziamento di Ateneo per attività di ricerca sul campo in ambito umanistico, ha permesso di produrre il rilievo LIDAR (Light Detection and Ranging) dell’intera area dei Quattro Dossi. Effettuato grazie a impulsi laser provenienti da un velivolo, il rilievo LIDAR permette di ricostruire in digitale la forma fisica, tridimensionale, del terreno e delle strutture presenti, eliminando completamente il disturbo prodotto dalla vegetazione.

Grazie a questo nuovo rilievo, il Progetto Quattro Dossi entra quindi nella sua “Fase 3”, ovvero la contestualizzazione di tutti i dati prodotti fin qui e, dunque, la definitiva interpretazione del sito, il suo studio e la sua valorizzazione.

Le indagini sono svolte di concerto con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, e sono condotte in proficua collaborazione con il Comune di Capo di Ponte e la Comunità Montana di Valle Camonica.