In occasione del convegno CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) “La storia dell’evoluzione umana. Un percorso lungo sei milioni di anni”, che si terrà in Aula del ‘400 dell’Università di Pavia, il Museo per la Storia dell’Università resterà aperto al pubblico dalle 14:00 alle 18:00 di sabato 19 novembre. Il costo del biglietto d’ingresso sarà di 1€ e includerà le visite guidate che partiranno alle ore 15:00 e 16:30. Ingresso e visite saranno invece gratuite per i convegnisti.

È possibile visionare il programma del convegno sulla pagina dedicata del sito CICAP.

Il personale del Museo resterà per tutta la durata dell’apertura a disposizione del pubblico per domande e curiosità, consentendo ai visitatori di approfondire la conoscenza del patrimonio storico-scientifico custodito nelle antiche sale.

Il Museo preserva infatti preziosi documenti, strumenti scientifici legati al mondo della fisica e della medicina, preparati anatomici e cimeli di personaggi di spicco della Pavia del XVIII, XIX, XX secolo. La storia della cultura scientifica pavese è ricca di momenti di grande importanza, che hanno in alcuni casi modificato in modo decisivo il panorama delle scienze a livello internazionale: ne sono esempi le brillanti invenzioni di Alessandro Volta, come la pila, l’elettroforo, l’eudiometro, e le scoperte di Camillo Golgi, insignito del Premio Nobel per la medicina nel 1906 per la Reazione Nera, tecnica istologica che permetteva di osservare per la prima volta la cellula nervosa. Non da meno il contributo del grande anatomista Antonio Scarpa, il cui nome è legato, tra l’altro, al Triangolo di Scarpa, al Ganglio di Scarpa e alla Fascia di Scarpa. Molte altre insigni menti sono ricordate nelle sale del Museo per aver dato lustro all’ateneo pavese; solo per fare alcuni nomi, Girolamo Cardano, legato a termini come “giunto cardanico” e “sospensione cardanica”, Giacomo Rezia, Bartolomeo Panizza, Luigi Porta, Giuseppe Belli, Giovanni Alessandro Brambilla, Carlo Forlanini, ideatore del primo metodo di cura efficacie per la tubercolosi, Edoardo Porro, che sviluppò una tecnica chirurgica per salvare anche la madre durante il parte cesareo.

Nelle sale del Museo sono raccolte fedelmente le testimonianze dell’assidua attività di ricerca e di studio svoltesi nel corso dei secoli a Pavia. Proprio per ricordare anche le vicende che hanno portato alla formazione delle collezioni esposte e alla loro sistemazione nell’assetto attuale è stata recentemente inaugurata una mostra temporanea, “Custode della memoria: il Museo per la Storia dell’Università nel Palazzo Centrale dell’Ateneo”, visitabile fino al 28 febbraio 2023. La mostra propone ricordi di luoghi e oggetti, scientifici e non, memorie significative della formazione e dello sviluppo del Museo.

Per maggiori informazioni: 0382 984052 (biglietteria) / 0382 984707 – museo.storico@unipv.it – http://musei.unipv.eu/msu/

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