Lunedì 28 novembre 2022, alle ore 11:00, presso l’Aula Foscolo dell’Università di Pavia (Corso Strada Nuova, 65), in occasione dell’uscita del volume “Antonio Machado” di Giovanni Caravaggi (Roma, Salerno Editrice, 2021), si terrà la conferenza “Giovanni Caravaggi e la storia del suo Machado”.
Interviene il prof. Antonio Gargano (Università di Napoli Federico II).
Sarà presente l’autore.
Coordina Palo Pintacuda (Università di Pavia)
Giovanni Caravaggi, professore emerito della nostra Università, è stato (e continua ad essere) uno dei più importanti specialisti italiani di Letteratura spagnola: insignito della prestigiosa ‘Encomienda de la Orden de la Reina Isabel la Católica’ e membro corrispondente della ‘Real Academia Española’, il suo magistero ha saputo creare a Pavia, senza clamori, una scuola filologica ispanica riconosciuta e apprezzata a livello internazionale. Tra i suoi numerosi interessi scientifici, brilla senza dubbio la figura di Antonio Machado, al quale ha dedicato numerosi saggi e di cui ha pubblicato Tutte le poesie e prose scelte nei Meridiani di Mondadori: alla fine dello scorso anno è uscita, per i tipi della Salerno Editrice, l’ampia monografia che il prof. Antonio Gargano – illustre ispanista dell’Università “Federico II” di Napoli – presenterà in Aula Foscolo.
“Antonio Machado (1875-1939), una delle voci poetiche più autentiche del primo Novecento ispanico, visse nel periodo inquieto fra la restaurazione della monarchia borbonica, la proclamazione della Seconda Repubblica e la sua sconfitta al termine di una sanguinosa guerra civile. Dalla natia Siviglia, ricordata sempre con nostalgia, si trasferì giovanissimo a Madrid, dove maturò la sua vocazione poetica. Per oltre un ventennio fu professore di lingua francese a Soria, Baeza e Segovia; tornò poi nella capitale, presto sconvolta da un conflitto feroce, che lo costrinse all’esodo a Valenza e a Barcellona, e infine a una precipitosa fuga verso la Francia; prostrato dai disagi, morì a Collioure, appena varcata la frontiera. Le varie tappe della sua attività letteraria, segnate spesso da vicende tormentose, vengono illustrate con precipuo riferimento al progressivo sviluppo della creazione lirica, sempre più orientata verso il superamento del solipsismo intimistico, in un impulso esigente di apertura all’altro, e nella conseguente ricerca di un linguaggio poetico in grado di esprimere emozioni e sentimenti condivisibili coralmente. Un’attenzione costante viene rivolta alla costruzione graduale delle singole raccolte, confluite di volta in volta nelle successive edizioni delle Poesías completas. Nuove proposte interpretative sono ora avallate dalla rivalutazione di testi manoscritti di recente acquisizione. Occupa uno spazio adeguato anche l’analisi della variegata produzione in prosa, dall’ambizioso progetto di una scrittura apocrifa alle vibranti tensioni dell’epistolario; sono evocate anche le vivaci esperienze teatrali condivise con il fratello Manuel, in una feconda comunanza d’intenti”. [dalla quarta di copertina]