Mercoledì 5 ottobre 2022, alle ore 17:00, presso il Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia (Strada Nuova, 65 – Pavia), si terrà l’incontro “Poveri Gabbiani e altri Podcast”.

Relatori:

Lidia Acquaotta, docente di lettere presso l’Istituto Cossa, Pavia

Anais Poirot Gorse, autrice di Podcast per Share Radio e Radio Svizzera

Letizia Prestia, funzionario pedagogico presso la Casa Circondariale di Pavia

Eleonora Salvadori, esperta della costruzione e gestione di progetti europei nell’ambito umanistico, linguistico e sociale

Vanna Jahier, fondatrice e anima degli Amici della Mongolfiera

Un progetto europeo, che, attraverso la radio, cerca di dare voce a chi non ce l’ha: “Poveri Gabbiani e altri Podcast” racconta la genesi di una serie di trasmissioni radiofoniche che si possono reperire sulle piattaforme audio più note, tra cui Spotify, e sul sito Sharad, creato per accogliere i partner di questo programma.

L’associazione Amici della Mongolfiera presenta Un povero Gabbiano, un testo teatrale che Marco Bianciardi ha tratto da un racconto di Kazuo Ishiguro, e che, con la regia tecnica di Vincenzo Cammarata, lui e Lisa Lanfranchi hanno registrato in carcere, con un gruppo di detenuti. Assieme a Vanna Jahier racconteranno com’è nata l’idea, e la storia che si cela dietro le registrazioni. Alla fine del loro intervento faranno sentire un pezzettino del prodotto realizzato e i saluti alla platea dei partecipanti al podcast che, essendo detenuti, non potrebbero altrimenti partecipare.

L’Istituto Cossa, capofila del progetto, racconterà la propria esperienza facendo intervenire anche gli studenti che vi hanno contribuito, oltre ai docenti, sia quelli impegnati in carcere sia nelle scuole serali.

Share Radio, l’altro partner italiano del progetto, spiegherà, attraverso le parole dell’autrice radiofonica Anais Poirot Gorse, cosa vuol dire fare un podcast negli anni duemila e perché se ne fanno tanti. Inoltre realizzerà una diretta radio della serata.

Interverranno, infine, alcuni operatori del carcere per sottolineare quanto queste iniziative siano utili per i detenuti e il loro reintegro nella società, le difficoltà che comporta realizzare progetti simili e come si inseriscano in una cooperazione internazionale.