Un convegno storico scientifico è stato programmato per il 24 settembre 2022, in collaborazione tra l’Università di Pavia, il Sistema Museale di Ateneo e il Comitato Pavia città di sant’Agostino, per celebrare il bicentenario della nascita di Gregor Johann Mendel.
Si terrà presso il Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia e l’Orto Botanico, secondo il programma curato dalla professoressa Rosanna Nano e da padre Milan Hermanovsky, O.S.A. (locandina)
Quest’anno ricorrono infatti 200 anni dalla nascita (20 luglio 1822) di uno degli scienziati più significativi della moderna storia della scienza, non a caso inserito dall’Unesco tra gli anniversari degni di essere celebrati con particolare rilievo.
Nel caso di Mendel gli studiosi individuano oggi l’inizio di un nuovo settore disciplinare: le basi metodologiche che pongono la matematica al centro dell’investigazione e interpretazione delle scienze biologiche, per formulare e verificare le leggi naturali, si può dire abbiano avviato il cammino della Genetica.
Pavia ha due legami significativi con questo scienziato: il primo è la presenza dell’Ordine di Sant’Agostino (che qui a Pavia dal 723 custodisce la tomba del Dottore e Pensatore); il secondo è l’Istituto di Genetica, che l’Università può vantare come il più antico e ancora tra i più prestigiosi d’Europa, fondato nel 1948 da un luminare nel campo della genetica, quale fu Adriano Buzzati Traverso.
Gregor Johann Mendel (1822-1884), biologo, matematico e abate agostiniano, considerato il precursore della moderna genetica per le sue osservazioni sui caratteri ereditari, scriveva:
Le forze della natura agiscono secondo una segreta armonia che è compito dell’uomo scoprire; per il bene dell’uomo stesso e per la gloria del Creatore.
Peculiare degli studi di Johann Mendel, nato il 20 luglio 1822 nell’attuale Hynčice, Repubblica Ceca, da una famiglia di agricoltori cristiani, fu il legame profondo tra la sua ricerca non astratta, teorica (ibridazione delle piante e delle api senza pungiglione, osservazioni meteorologiche, ecc.) e il bisogno concreto della vita dei contadini.
Dal 1843 monaco dell’Abbazia Agostiniana di Brno, con il nome religioso di Gregor, studiò biologia e fisica all’Università di Vienna allargando i suoi interessi scientifici anche verso la botanica, la zoologia, la paleontologia e soprattutto la matematica.
Dal 1856 fu proprio nell’orto del monastero di Brno che eseguì i famosi esperimenti sugli incroci dei piselli, scoprendo le tre leggi fondamentali sull’ereditarietà (pubblicate dieci anni più tardi in “Esperimenti sugli ibridi delle piante”).
Eletto abate del monastero agostiniano nel 1867 morì il 6 gennaio 1884 senza poter vedere il riconoscimento del suo contributo scientifico, pervenuto solo ben più tardi.
Mendel aveva piena consapevolezza della portata scientifica dei risultati ottenuti dai suoi esperimenti sugli ibridi vegetali se poteva scrivere:
“Anche se ho vissuto delle ore buie durante la mia vita, sono grato che le ore belle hanno superato quelle scure di gran lunga. Il mio lavoro scientifico mi ha portato grande gioia e soddisfazione, e sono convinto che non ci vorrà molto perché il mondo intero apprezzerà i risultati e il significato del mio lavoro”.
Il fondamentale contributo di Mendel è di tipo metodologico: applicò per la prima volta l’uso della matematica, in particolare della statistica e il calcolo delle probabilità, allo studio dell’ereditarietà biologica, sviluppando grazie alla sua formazione agostiniana il concetto innovativo che alla base dell’ereditarietà vi sono “agenti specifici” presenti nei genitori, contrariamente alle convinzioni prevalenti all’epoca.
Trentacinque anni dopo la sua morte, le leggi di Mendel vennero universalmente riconosciute e accettate grazie alle conferme scientifiche dell’olandese Hugo de Vries, del tedesco Carl Correns e dell’austriaco Erich von Tschermak.
Programma:
Ore 9.15: Saluti istituzionali:
Prof. Graziano Rossi, Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Pavia
Mons. Francesco Follo, Osservatore della Santa Sede presso l’UNESCO dal 2002 al 2021
Mons. Giovanni Scanavino, Vescovo emerito di Orvieto-Todi, OSA
Ore 9.45: Joseph Rzonca, O.S.A. Dottore in Agronomia e in Teologia, Parroco della Basilica di Santa Maria Assunta, abbazia agostiniana San Tommaso, Brno
Gregor Johann Mendel e il terreno fertile della abbazia agostiniana di Brno
Ore 10.30: Federico Focher, Genetista, Università degli Studi di Pavia, Istituto di Genetica molecolare “Luigi Luca Cavalli Sforza” CNR
Scienza in monastero. Gregor Mendel e la nascita della Genetica
Ore 11.15 Michela Landoni, Genetista vegetale, Università degli Studi di Pavia, Dipartimento Scienze della Terra e dell’Ambiente
Sulle orme di Mendel: l’osservazione scientifica e l’abate agostiniano Padre della genetica
Ore 12.00 Giovanni Naldi, Matematico, Università degli Studi di Milano, Statale, Dipartimento di Scienze e politiche ambientali
Alla ricerca delle cose nascoste attraverso le cose manifeste: Gregor Mendel e la Matematica
ore 13 -14 Pausa pranzo
ore 14.30 Visita all’Orto Botanico a cura del Direttore prof. Francesco Bracco
L’Orto Botanico di Pavia fa parte del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Pavia e partecipa alla Rete Orti botanici della Lombardia. L’Orto Botanico di Pavia si trova nell’attuale sede dagli ultimi decenni del 1700. Nasce dall’evoluzione di un antico orto dei semplici, luogo deputato alla coltivazione delle piante medicinali e all’insegnamento della scienza medica.
La giornata di studi è aperta a tutti gli interessati previa registrazione tramite mail a: francesca.virelli01@universitadipavia.it