Il Centro interdipartimentale di Ricerca sulle Acque dell’Università di Pavia (CRA), con i partner Unità di Microbiologia e Microbiologia Clinica del Dipartimento di Scienze Clinico-Chirurgiche, Diagnostiche e Pediatriche dell’Università di Pavia e Amici dei Boschi APS presentano al pubblico e agli operatori di settore i risultati del progetto “La salute della roggia Vernavola: un termometro ambientale per la città di Pavia” (ore 14:00 – Aula A Orto Botanico Università di Pavia) realizzato all’interno del 6° Bando 2019 “Ambiente e Territorio” della Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia Onlus.
La “roggia Vernavola” si origina a San Genesio ed Uniti, scorre verso sud per alcuni chilometri incassata nella pianura della città di Pavia, per poi arrivare nella golena del fiume Ticino, in cui sfocia. Il territorio interessato ha ampi spazi verdi e rappresenta una risorsa ambientale di notevole valore naturalistico e fruitivo, soprattutto nel tratto a nord, che dal 1975 è riconosciuto come Parco urbano.
Lungo un percorso di circa 15 chilometri, tuttavia, le acque della roggia subiscono numerosi impatti antropici e presentano, quindi, non poche criticità dovute a: i) scaricatori di piena del collettore fognario, che si attivano durante eventi piovosi relativamente consistenti, ii) alcuni scarichi fognari residui diretti, non tutti ben identificati; iii) problemi locali legati alla rete di collettamento fognario; iv) contatto con agricoltura intensiva nella zona.
Il carico fognario residuo non è elevato in assoluto, ma incide negativamente sugli equilibri ecosistemici a causa della bassa portata ordinaria della roggia.
Il progetto si è posto i seguenti obiettivi:
- individuare e caratterizzare tutte le immissioni lungo l’intero percorso della roggia Vernavola, con particolare focus sugli scarichi di acque reflue di origine fognaria;
- indagare la presenza di batteri marker di contaminazione fecale (Escherichia coli, Klebsiella, Enterobacter spp. e Proteus spp.), caratterizzarli per i livelli di antibiotico-resistenza espressi (in particolare verso antibiotici β-lattamici, fluorochinoloni ed altre molecole di importanza terapeutica) e potenzialità di diffusione (presenza di cloni iper-epidemici);
- sensibilizzare la componente giovane della popolazione ai problemi legati non solo all’alterazione della qualità dell’acqua, ma anche del contesto di contorno (ad es. macro-rifiuti e microplastiche);
- individuare possibili soluzioni o mitigazioni dei problemi.
Dati recenti indicano come il benessere dell’uomo sia strettamente associato alla qualità del comparto idrico-ambientale in cui opera. Partendo da tale presupposto, la caratterizzazione qualitativa e dei meccanismi di antibiotico-resistenza dei microrganismi presenti nella roggia Vernavola rappresenta un’informazione chiave, finora non nota; il censimento completo degli scarichi, attivi e non, anche nei tratti meno accessibili, ha fornito un quadro conoscitivo aggiornato che consente di pianificare interventi mirati volti a intercettare tutte le immissioni di reflui; l’intensa attività con le scuole ha contribuito a far conoscere problemi specifici e spesso ignorati, che però interessano soprattutto la comunità locale.
In particolare, le attività proposte alle scuole hanno voluto valorizzare il ruolo del bambino come protagonista, coinvolgendolo in esperienze che stimolassero tutte le intelligenze e diffondendo la consapevolezza della mobilità dei rifiuti e del loro tempo di degradazione. I percorsi proposti hanno previsto momenti in aula e uscite sul territorio, per focalizzare l’attenzione sulla situazione del nostro territorio e compiere una prima azione di cittadinanza attiva.
Il progetto ha, quindi, raggiunto pienamente i suoi obiettivi, conseguendo risultati di ampia valenza conoscitiva e gestionale grazie all’approccio multi-disciplinare utilizzato nello studio di un comparto idrico superficiale di modesta estensione, ma complesso e fortemente interagente con le attività antropiche a contorno.
Nell’ambito del workshop, e a partire da un inquadramento idrogeologico, idrologico e idrochimico della valle della Vernavola, verrà esposta una breve sintesi dei risultati di 15 anni di attività del Centro di Monitoraggio della Roggia Vernavola (CeMAV), frutto di una convenzione fra Comune di Pavia e il Centro di Ricerca sulle Acque (CRA) dell’Università di Pavia. Ciò fornirà un quadro esaustivo della qualità delle acque che, unitamente al censimento degli impatti potenziali lungo l’intero corso d’acqua, ha rappresentato la base conoscitiva per la localizzazione dei punti di prelievo per l’indagine microbiologica. Seguirà la presentazione degli aspetti microbiologici legati soprattutto all’antibiotico-resistenza, oggetto focale dell’attività di ricerca del progetto.
L’ultimo intervento presenterà l’attività di educazione ambientale svolta con alcune classi pavesi – dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo grado – per la divulgazione dei problemi legati all’alterazione della qualità dell’acqua e del contesto di contorno.
Ampio spazio sarà dedicato alla discussione.
La partecipazione in presenza è libera, anche se è gradita una pre-iscrizione: link per pre-iscrizione
Per informazioni: cra@unipv.it
Locandina “La salute della roggia Vernavola: un termometro ambientale per la città di Pavia”