Si è tenuta in data 21 febbraio alle ore 11:30, presso la sala conferenze del complesso di San Fermo, sede della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, la presentazione dei primi risultati di una ricerca condotta dall’Università di Pavia riguardante le indagini conoscitive sulle mura del tratto “le Torricelle” a Verona. La ricerca rientra nella convenzione tra DICAr – Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Ateneo pavese e Comune di Verona sulla documentazione delle Mura Magistrali veronesi e riguarda la definizione delle strategie di tutela per gli oltre undici chilometri di mura patrimonio UNESCO.
Il gruppo di ricerca, coordinato dal Prof. Sandro Parrinello, ha riunito i principali esperti di conservazione del patrimonio storico architettonico per sviluppare un’azione multidisciplinare che coinvolge docenti del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura e di Scienza della Terra. Il Prof. Marco Morandotti ha coordinato le analisi delle tecnologie costruttive, il Prof. Massimo Setti le analisi petrografiche, il Prof. Paolo Venini le indagini strutturali, la Prof. Francesca Picchio le attività di rilevamento digitale e il Prof. Francesco Zucca le indagini geologiche.
Al gruppo si uniscono poi restauratori dell’Università di Firenze, la Prof. Susanna Caccia Gherardini, il Prof. Giovanni Minutoli e il Prof. Andrea Arrighetti, archeologo dell’École Normale Supérieure di Parigi.
Il team di ricerca ha lavorato negli ultimi mesi coinvolgendo numerosi assegnisti, dottorandi e ricercatori per definire un protocollo operativo di lettura del costruito che integrasse dati tecnici di diversa natura. La definizione di un quadro conoscitivo integrale del palinsesto murario ha richiesto indagini di archivio unitamente a numerose fasi di ispezione, prelievi e misurazioni condotte lungo le mura, nei 300 m individuati come tratto emblematico preso a campione per lo sviluppo delle ricerche.
Le attività proseguiranno nei prossimi mesi attraverso un dialogo continuo con l’Ufficio UNESCO, l’Ufficio Edilizia Monumentale del Comune e la Soprintendenza, e una sinergia tra le istituzioni che consenta di sviluppare le più opportune strategie di riqualificazione e valorizzazione della cinta magistrale.