Dal 20 al 26 giugno 2021, l’Università di Pavia ospiterà la mostra fotografica “Attraverso i nostri occhi, l’Hotspot visto dai bambini e dagli adolescenti”, realizzata dalla ONG Still I Rise, realizzata dagli studenti e dalle studentesse di Mazí, la scuola aperta dalla ONG Still I Rise nell’hotspot di Samos (Grecia) per offrire ai minori rifugiati un’occasione unica di educazione alla resilienza, attraverso l’attività didattica e la formazione psicosociale.
“Attraverso i nostri occhi” svela, in modo intimo e disarmante, le difficoltà che i ragazzi e le ragazze dagli 11 ai 18 anni si trovano a dover fronteggiare ogni giorno nel campo, ma trasmette anche un messaggio di speranza negli scatti che raccontano l’entusiasmo nella scoperta dell’Europa e della nostra cultura.
Per maggiori informazioni: https://www.stillirisengo.org/en/what-we-do/exhibition/
La mostra verrà inaugurata all’interno dell’evento “La Giornata Mondiale del Rifugiato: Stronger Together”, ospitato in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato del 20 giugno e organizzato da Comitato Pavia Asti Senegal, Cooperativa Marta, Refugees Welcome Pavia, in collaborazione con la Commissione Internazionale Cooperazione per lo Sviluppo (CICOPS), il Sistema Territoriale per la Cooperazione Internazionale della Provincia di Pavia, la Coop. Soc. l’Alternativa con il SAI di Pavia, FinisTerrae con il SAI di Casteggio, il Coordinamento per il Diritto allo Studio- UDU Pavia e il Centro Servizi al Volontariato Lombardia Sud.
Lo spirito dell’evento, che si terrà presso il Cortile Sforzesco dell’Università dalle h. 16:00 in poi, è quello di proporre alcune riflessioni sui diritti fondamentali di tutti noi individui, cittadini del mondo. La manifestazione, dopo l’inaugurazione della mostra, proseguirà con alcune interviste e testimonianze di rifugiati, attuali ospiti e operatori delle realtà pavesi che promuovono accoglienza, inclusione, dialogo interculturale e coesione sociale e terminerà con il racconto di una favola della tradizione africana da parte di un griot, un cantastorie camerunense, per i più piccoli.
Sono invece “sfollati interni” i rifugiati che vivono nei campi profughi del Sud Sudan raccontati nella mostra fotografica “Sud Sudan: un popolo in fuga”, che sarà allestita presso il Cortile Sforzesco in concomitanza con l’evento. Le foto sono state scattate dalla Prof.ssa Maria Sassi, vice presidente del CICOPS, nell’ambito del progetto Sostegno alla Sicurezza Alimentare e promozione della sana nutrizione nella regione di Western Bahr – el – Ghazal – SASN – AID 011423 cofinanziato dal AICS. Il Sud Sudan è il paese più giovane e tra i più poveri al mondo, un paese senza uno stato, dilaniato da una guerra per la liberazione e da violenze interne di natura etnica che rendono difficile la costruzione di un’identità nazionale tra le 64 comunità etniche e le oltre 80 lingue parlate. Un popolo pronto a scappare in ogni momento per ricercare la sicurezza attorno alle missioni delle Nazioni Unite o alle chiese.
Le due mostre rimarranno allestite e visitabili fino al 26 giugno, e sono rivolte a tutta la cittadinanza e in particolare agli studenti, come spunto di riflessione e di celebrazione dei diritti dei migranti e dei rifugiati.