“Guardare avanti: culture, educazione e sviluppo sostenibile. Sfide e opportunità per un futuro migliore” è il tema della conferenza internazionale in lingua inglese organizzata da Cooperation and Development Network di Pavia per il 10 e l’11 giugno 2021 all’Università di Pavia e al Collegio Borromeo (3 sessioni in presenza con la possibilità  di partecipazioni online).

I lavori prenderanno il via il 10 giugno alle 15.00 con i saluti di Gianni Vaggi, Direttore del Cooperation and Development Network, di Francesco Svelto, Rettore dell’Università di Pavia, di Antonella Forlino, ProRettrice all’Internazionalizzazione e Presidente del Center for Global Strategic Engagement (GLOBEC), di Br. Peter Bray, Vice Rettore della Bethlehem University e di Luca Maestripieri, Direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione  allo Sviluppo (AICS).

A seguire, la prima sessione dei lavori sul tema “L’educazione allo sviluppo sostenibile” con la partecipazione di Ilaria Poggiolini, Professore di Relazioni Internazionali all’Università di Pavia,  Stefania Giannini, Vicedirettore generale per l’Educazione presso l’Unesco, Pierluigi Sacco, Direttore dell’ufficio di Venezia per la Cultura e lo Sviluppo dell’OECD, Timothy Mtambo, Ministro per l’Educazione Civica e l’Unità Nazionale del Malawi.  Tavola rotonda con Laura Carraro, Direttore dell’Area Africa del Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli (CISP), Nico Lotta, Presidente del Volontariato Internazionale per lo sviluppo (VIS) e Rodolfo Pasinetti, Capo Missione in Bolivia di Cooperazione Internazionale (COOPI).

L’11 giugno alle ore 10.00 seconda sessione dei lavori sul tema “Culture e sviluppo” con Giorgio Andrian, Project Manager per la candidatura di  Padova Urbs picta alla World Heritage List Unesco  e Paola Dubini, Professore di management delle industrie e delle istituzioni culturali dell’Università Bocconi di Milano. Seguirà una tavola  rotonda che tratterà i temi “Unire culture: il ruolo delle capitali della cultura” con Anton Salma, Sindaco di Gerusalemme  e Federico Pizzarotti, Sindaco di Parma e “Come la capitale europea della cultura supera le frontiere” con Klemen Miklavic, Sindaco di Nova Gorica e Rodolfo Ziberna, Sindaco di Gorizia.

Nel pomeriggio a partire dalle 15.00 terza sessione dei lavori sul tema “Patrimonio culturale e sviluppo” con Luigi Bisceglia, Coordinatore del programma regionale per il Medio Oriente del VIS, Rita Gonelli, Senior Expert in Patrimonio Culturale e Sviluppo (MAECI-AICS), Giammarco Piacenti, Presidente della Piacenti spa. A seguire tavola rotonda con Sandro Parrinello, Professore di Architettura e Direttore del DAda Lab dell’Università di Pavia e Osama Hamdan, architetto e Presidente del Mosaic Centre di Gerico.

La conclusione della conferenza sarà affidata alle voci degli studenti del Master Internazionale in Cooperazione e Sviluppo di Pavia che riceveranno anche il diploma di fine corso.

Spiegano gli organizzatori della conferenza internazionale: «Cultura, educazione e sviluppo sono elementi così interconnessi da risultare impossibile evidenziarne i vari collegamenti. Se pensiamo al ciclo della vita possiamo immaginare la cultura come le radici di un albero, l’educazione come il suo tronco e lo sviluppo come le foglie e i frutti che diventeranno poi semi e radici di un nuovo albero. L’istruzione è un formidabile strumento di potenziamento e trasformazione della realtà ma ha bisogno di ricevere nutrimento dalla storia dell’uomo, dalle sue sfide e dal suo enorme patrimonio culturale fatto di luoghi e paesaggi ma anche di tradizioni, di linguaggi, di idee. L’educazione non è semplicemente una relazione maestro-allievo: la strada verso lo sviluppo sostenibile richiede anche una profonda conoscenza delle radici culturali e un lavoro d’equipe tra istituzioni e organizzazioni differenti. Per questa ragione  il Master in Cooperazione e Sviluppo fin dall’inizio ha visto la collaborazione tra l’Università di Pavia, lo IUSS (Istituto Universitario di Studi Superiori) e le ONG italiane CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli), COOPI (Cooperazione Internazionale) e VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo).

Cultura è una parola plurale: ci sono tante culture e l’educazione implica la capacità di guardare la storia e gli eventi da più punti di vista. Questo è lo scopo della Rete Internazionale per la Cooperazione e lo Sviluppo, che unisce sette università in diversi continenti.

La conferenza internazionale del 10 e 11 giugno affronterà le diverse opportunità di formazione post-laurea connesse al conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2015.

“Trasformare il nostro mondo” è il titolo della Risoluzione delle Nazioni Unite del 2015; la pandemia del 2020 ci ha ricordato che i futuri accordi sociali, ambientali ed economici non possono semplicemente copiare quelli precedenti. Ecco perché cultura, educazione e sviluppo devono separarsi dall’immagine dell’albero: il nuovo albero dovrà essere diverso dal precedente ma ciò sarà possibile solo grazie alla conoscenza dei patrimoni culturali passati».

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