Venerdì 4 giugno 2021, alle ore 18.00, si terrà l’incontro “Intorno al 1821: sguardi sulla rivoluzione”.

Interviene:

Michele CATTANE
Università di Pavia

Primavera 1821. Sui moli del porto di Genova si affollano i reduci della sfortunata rivoluzione piemontese in procinto di salpare per la Spagna, ridotti a chiedere l’elemosina sulla via dell’esilio. Un giovane li vede e resta impressionato dalla loro fede indomita, al punto di iniziare da allora a provare l’insopprimibile pensiero che «si poteva e quindi si doveva lottare per la libertà della Patria»: è Giuseppe Mazzini, che nelle sue memorie fa di questo episodio una pietra miliare per la sua formazione spirituale. L’agiografia successiva aggiungerà altri particolari a questo aneddoto, e vorrà addirittura riconoscere – tra gli anonimi «proscritti d’Italia» in partenza – quello che anni dopo sarebbe diventato il braccio destro del Mazzini maturo, il valtellinese Maurizio Quadrio, già turbolento studente a Pavia: creando così non solo un primo inconsapevole contatto umano tra i due futuri amici, ma soprattutto un simbolico gancio morale tra due (sfortunate) generazioni di patrioti.

“Il 4 giugno, in collegio Borromeo, parleremo dunque di ‘quelli del 21’, del cui ‘momento della verità’ ricorre quest’anno il secondo centenario – spiega il professor Michele Cattane -. Ricorderemo Maurizio Quadrio ma anche Santorre di Santarosa, Giuseppe Avezzana, Demetrio Turinetti di Priero e tanti altri, noti e meno noti: nella vulgata scolastica e nell’opinione comune sbrigativamente etichettati come i generosi ma ingenui martiri dell’età della carboneria. Vite avventurose, in realtà, ma anche esperienze politiche e intellettuali di grande spessore, che le ricerche più recenti rivalutano nella loro originalità, e collocano nel contesto transnazionale di uno spazio dinamico – europeo, mediterraneo, globale – ricco di scambi, relazioni, contaminazioni culturali e ideologiche: l’Italia, ma anche la penisola iberica, la Grecia, il Levante, le Americhe. Cercheremo di fare il punto sulle acquisizioni della nuova storiografia sul Risorgimento, restituendo valore e profondità alle aspirazioni e alle conquiste di una generazione di precursori, sospesa tra la nostalgia del passato napoleonico e l’ansia di rinnovamento incarnata dal costituzionalismo liberale”.

Per indicazioni su come partecipare: Locandina

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