Dopo sette mesi di attività, Universitiamo, la piattaforma di crowdfunding dell’Università di Pavia, ha già raccolto 200.000 euro ed ha finanziato quattro progetti di ricerca. Gli ultimi due chiudono la seconda campagna di lancio (ogni batteria di progetti rimane finanziabile per tre-quattro mesi) e lanciano le nuove ricerche che saranno online da questo fine settimana.

Dunque il successo è arrivato per il progetto che coinvolge il team di lavoro del professor Ferdinando Auricchio, che ha l’obiettivo di portare la stampa 3D al servizio della chirurgia, specialmente addominale, per la realizzazione di modelli anatomici da utilizzare per la pianificazione pre-operatoria e rendere questa tecnologia fruibile a tutti. Con circa 67.000 euro di finaziamento, questo progetto ha superato il target iniziale, arrivando al 168 % del finanziamento richiesto.

Una grande spinta a continuare nella ricerca. Al momento, infatti, la strumentazione in possesso del laboratorio non permette di implementare un vero e proprio servizio: è necessaria una strumentazione più adatta alle esigenze della chirurgia addominale, che permetta maggiore velocità realizzativa e costi contenuti. In base al finanziamento raggiunto, il team del professor Auricchio intende estendere il più possibile il bacino di utenza del servizio, arrivando a creare un vero e proprio centro di riferimento.

Il secondo progetto, che ha ottenuto un finanziamento di 24.000 euro, si propone di sconfiggere il tumore al seno (che rappresenta il 16% di tutti i tumori femminili e il 22,9% dei tumori invasivi nelle donne) attraverso nanosfere d’oro intelligenti. Il giovane gruppo di ricercatori del laboratorio diretto dalla professoressa Livia Visai si occupa da diverso tempo dello sviluppo di nanosistemi e della loro caratterizzazione ed efficacia in sistemi biologici. Scopo di questo progetto è l’utilizzazione di un approccio nanotecnologico per ottenere un nuovo nanovettore biocompatibile con i sistemi biologici, al fine di migliorare l’efficacia e la selettività del trattamento chemioterapico. Il gruppo di ricerca ha finora messo a punto un efficiente metodo di funzionalizzazione di nanoparticelle d’oro con un biopolimero che consente di caricarle con un farmaco o più farmaci ad azione chemioterapica. L’obiettivo è migliorare il trattamento chemioterapico del carcinoma mammario e ridurre i tempi di riabilitazione, migliorando la qualità della vita del paziente.

Nella sezione archivio di www.universitiamo.eu si trovano questi e gli altri progetti delle precedenti campagne ancora aperti al dialogo con i vecchi e nuovi sostenitori.

Ma ora si riparte con una nuova batteria di progetti finanziabili. Dal 10 luglio, infatti, sempre cliccando all’indirizzo www.universitiamo.eu, chiunque potrà diventare protagonista attivo di tre nuove ricerche, anche con piccole donazioni. Si tratta di una ricerca archeologica in Cappadocia, per trovare la porta di accesso ad un’antica città fino a pochi anni fa sconosciuta; uno studio di farmacologia, che coinvolge 1300 anziani come volontari attivi, per studiare nuove strategie di cura per il decadimento fisico e mentale in età avanzata; uno studio socio-economico per trovare nuovi modelli di analisi dei dati utili a prevenire e ridurre i rischi finanziari, legati anche al riciclaggio e alle frodi.

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