Pavia potenzia la propria vocazione come città universitaria. La legge di Bilancio approvata il 27 dicembre 2020 dalla Camera dei deputati e ora in discussione al Senato istituisce un fondo dedicato alle città campus con collegi statali riconosciuti.
In particolare, la legge di Bilancio definisce che, con l’obiettivo di valorizzare la vocazione collegiale delle università statali, presso il Ministero dell’Università e della Ricerca viene istituito il «Fondo per la valorizzazione delle università a vocazione collegiale», che metterà a disposizione 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023, da ripartire tra le università statali che gestiscono, anche attraverso appositi enti strumentali, i collegi universitari.
La norma crea un Fondo finalizzato a valorizzare quelle Università statali a vocazione collegiale e cioè che si occupano della gestione di collegi universitari pubblici, direttamente o tramite enti strumentali. Grazie al nuovo Fondo, l’Università di Pavia potrà contribuire a sostenere i suoi undici collegi pubblici, potenziare i servizi offerti ai 1500 collegiali, estendere il modello anche agli studenti non residenti, con l’obiettivo di migliorare i risultati, diminuire gli abbandoni e soprattutto estendere il più possibile i benefici delle attività e della vita collegiale.
Questo importante risultato è stato ottenuto grazie al lavoro, in sinergia, di Istituzioni (Università e Ministero) e rappresentanti politici del Territorio.
Si tratta di un risultato davvero significativo per l’Università di Pavia, autentica e storica Università a vocazione collegiale.
La legge riconosce infatti il valore aggiunto dell’esperienza in collegi come quelli di Pavia, che non offrono solo vitto e alloggio, ma un complesso di servizi per il miglior rendimento negli studi (sale di studio, biblioteche, impianti sportivi, etc.) e, soprattutto, un ambiente che promuove uno sviluppo personale integrale.