Un progetto FET Open RIA, coordinato dal Dipartimento di Fisica dell’Università di Pavia, è stato finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del programma Horizon 2020. Si tratta di bandi estremamente competitivi con un numero di progetti finanziati pari a circa il 2% di quelli presentati. Il progetto ha ricevuto un finanziamento poco superiore a 3 milioni di Euro e durerà 3 anni e mezzo, con avvio a febbraio 2021.
Il progetto NECTAR (NEutron Capture-enhanced Treatment of neurotoxic Amyloid aggRegates), il cui Principal Investigator è la Dott.ssa Nicoletta Protti, RTD-b del Dipartimento, vuole studiare la fattibilità ed efficacia del trattamento radioterapico NCT (Neutron Capture Therapy, ossia Terapia per Cattura Neutronica) per la malattia di Alzheimer. In particolare, i microscopici aggregati della proteina beta-amiloide coinvolta nella malattia neurodegenerativa verranno aggrediti dalle radiazioni prodotte dalle reazioni nucleari indotte in elementi specifici, quali gadolinio e boro, in seguito all’irraggiamento del cervello con fasci di neutroni. Se i risultati confermeranno la rivoluzionaria ipotesi terapeutica, si avrà a disposizione una nuova arma contro la malattia di Alzheimer.
Il progetto coinvolge un consorzio internazionale altamente multidisciplinare composto, oltre che dal Dipartimento di Fisica, dal Dipartimento di Chimica e dal Centro di Imaging Molecolare dell’Università di Torino, dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, dalla start-up del Politecnico di Milano Raylab s.r.l., dall’Institut de Radioprotection et de Surete Nucleaire (IRSN) francese, dal Dipartimento di Biologia Molecolare dell’Università di Stoccolma e, infine, da due unità cliniche in Germania, la prima di geriatria presso l’ospedale universitario di Essen e la seconda di radioterapia presso l’ospedale universitario di Jena.