Qual è la ragione per cui siamo sempre con il cellulare in mano e sobbalziamo a ogni notifica? Come ci ha cambiato la vita la possibilità di avere tutte le informazioni del mondo (o quasi), mappe per orientarsi ovunque, strumenti per vedere cosa fanno gli altri, i nostri amici, persone che vorremmo conoscere? E cosa c’entrano gli smartphone con l’impulsività?
Per cercare di dare una risposta a queste domande, dopo l’esperimento tentato dal liceo Cairoli l’anno scorso, la scuola lancia una sfida a tutti: adulti, giovani, ragazzi, studenti, lavoratori e anziani.
La proposta è limitare l’uso dello smartphone per un periodo di sette giorni e tenere un diario sull’esperienza. Si può aderire dal 1 febbraio al 31 marzo 2020, dopodiché la sperimentazione chiude e i dati raccolti sulla piattaforma verranno elaborati e poi resi pubblici in forma anonima.
Per saperne di più, l’appuntamento è venerdì 31 gennaio 2020, alle ore 18.30, presso lo Spazio Provincia Pavese (viale Canton, Ticino, 16) con Maurizio Fea, psicologo, Lucia Dorigo e Elena Razzini, insegnanti del Cairoli.