Giovedì 13 febbraio 2020, alle ore 18.00, presso il Collegio Universitario S. Caterina da Siena di Pavia (Via S. Marino, 17/B), si terrà la presentazione del volume “Gotha. Il legame indicibile tra ‘ndrangheta, massoneria e servizi deviati”, PaperFIRST, 2019.
L’autore Claudio Cordova dialogherà con Mario Andrigo (Sostituto Procuratore della Repubblica di Novara) e Lorenzo Bagnoli (Il Fatto Quotidiano e IRPI).
Il giovane giornalista calabrese Claudio Cordova lo scorso dicembre ha ricevuto il Premio nazionale Paolo Borsellino per l’impegno nel raccontare la ‘ndrangheta.
“Gotha”, edito da Paper First, la collana di libri del Fatto Quotidiano, si avvale della prefazione del procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho. Il volume ripercorre la storia della ‘ndrangheta, svelando e analizzando i legami con la massoneria, gli ambienti eversivi e il mondo delle Istituzioni.
Attraverso un percorso che nasce dagli anni ’60 e che arriva all’attualità, il libro-inchiesta indaga sul lato più oscuro della criminalità organizzata, con l’obiettivo di smontare l’immagine – tuttora presente, soprattutto fuori dalla Calabria – di una ‘ndrangheta agro-pastorale, fatta di riti ancestrali e folklore.
Dalla lettura del libro emergono amicizie, relazioni e collegamenti di livello altissimo da parte di alcune tra le famiglie più potenti della ‘ndrangheta. Un sistema di potere radicato e capace non solo di sopravvivere e rafforzarsi nel tempo, ma anche in grado di rigenerarsi, di mutare, nonostante le sanguinose guerre tra clan, le uccisioni, gli arresti.
Perché non sono solo gli uomini a rappresentare la forza della ‘ndrangheta, ma, soprattutto, i legami con il mondo istituzionale e i segreti da tutelare.
“È la massoneria il ponte per raggiungere quella “zona grigia” in cui convergono istituzioni, imprenditoria e criminalità organizzata. È soprattutto con i ‘pezzi’ dello Stato, con gli infedeli appartenenti alle istituzioni, che la ‘ndrangheta assume un nuovo livello organizzativo” scrive nella sua prefazione il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho.
Attraverso una mole molto ampia di fonti (alcune delle quali inedite), il libro dimostra come non solo la ‘ndrangheta non sia da decenni una organizzazione mafiosa di serie B, soprattutto se paragonata a Cosa Nostra, ma, anzi, racconta i legami fortissimi con la mafia siciliana. La ‘ndrangheta entra prepotentemente (anche se con la capacità di restare sotto traccia) in alcune delle storie più oscure d’Italia: dal tentato Golpe Borghese, alla strategia della tensione negli anni di piombo, passando per il rapimento di Aldo Moro, fino ad arrivare alla P2, ai traffici di rifiuti tossici e radioattivi e agli attentati contro le istituzioni negli anni ’90.
Claudio Cordova, 33 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria Il Dispaccio. Ha lavorato per diverse testate locali, occupandosi di cronaca nera e giudiziaria. Nel 2014 è stato nominato consulente esterno della Commissione Parlamentare Antimafia. Dall’estate dello stesso anno fa parte della rete IRPI-Correctiv per la pubblicazione di inchieste sulla criminalità organizzata, pubblicando sul Dispaccio il versante calabrese delle vicende, e portando un grande contributo come presenza sul campo. Ha pubblicato “Terra venduta. Così uccidono la Calabria” (Laruffa, 2010) e “Il sistema Reggio” (Laruffa, 2013) libro-inchiesta sugli intrecci affaristici e mafiosi nella città dello Stretto. Nel 2017 ha prodotto il documentario “La terra degli alberi caduti”, girato in Messico e dedicato si “desaparecidos” della guerra tra narcos. Ha vinto diversi premi per l’attività giornalistica: “Giornalismo in trincea” del Coordinamento Nazionale Riferimenti nel 2016, il premio giornalistico Letizia Leviti nel 2017, il premio giornalistico Arrigo Benedetti nel 2018 e nel dicembre del 2019 il premio nazionale Paolo Borsellino.