Lunedì 13 gennaio 2020, alle ore 18.00, presso il Collegio Cairoli di Pavia (Piazza Cairoli, 1), si terrà l’incontro “Il dono di scrivere lettere”.

Programma:

Andrea Zatti, Rettore del Collegio

Claudio Cornalba, Ricordo di famiglia

Gianfranca Lavezzi, Il fondo epistolari di Ferdinando Bona al Collegio Cairoli

Giuseppe Antonelli, Caro amico ti e-scrivo. Grammatica della comunicazione epistolare dal Settecento alla Rete

Dario Mantovani, Alla ricerca della vera voce: le lettere come documento

Locandina

Si tratta della conferenza che inaugura il ciclo “Lettere ad altra voce. Letture epistolari dal Fondo ‘Ferdinando Bona’ del Collegio Cairoli”. Nell’età che ha riscoperto attraverso i messaggi brevi il valore della corrispondenza, un’eccezionale collezione di epistolari permette di riscoprire l’arte, l’emozione, il significato del comunicare per lettera.

Si tratta della collezione raccolta da Ferdinando Bona, professore di diritto romano all’Università di Pavia, donata alla sua scomparsa al Collegio Cairoli e conservata nella sua Aula Magna.

Ogni due settimane, da gennaio ad aprile, sarà protagonista un epistolario diverso, scelto per il suo valore civile, o per la passione d’amore, o per la tensione o l’ispirazione che lo anima. Benedetto Cairoli e la sua Elena, santa Teresa di Lisieux e i suoi familiari, Eleonora Duse, Virginia Woolf, Sylvia Beach, Carlo Cattaneo e Arthur Rimbaud: ad ogni appuntamento saranno lette al pubblico alcune delle lettere più affascinanti.

La loro voce indirizzata ad un’altra voce tornerà a farsi sentire e a parlarci del valore della “corrispondenza”, soliloquio che si fa dialogo.

Ogni lettura sarà introdotta da uno specialista, che presenterà brevemente la figura dei protagonisti.

I prossimi appuntamenti saranno: lunedì alle ore 18 del 27/1; 10/2; 24/2; 9-23/3; 6-20/4.

È un’iniziativa che mira a fare conoscere un fondo librario di grande valore e a ricordare la figura di un professore dell’Università di Pavia, Ferdinando Bona, a novant’anni dalla nascita e a venti dalla scomparsa, che generazioni di studenti ricordano per la sua generosa, appassionante vocazione di docente.