Quattro docenti dell’Università di Pavia fanno parte della classifica 2019 degli Highly Cited Researchers. La graduatoria, resa nota il 19 novembre 2019, identifica i ricercatori nelle discipline scientifiche o nell’ambito delle scienze sociali che hanno prodotto molteplici pubblicazioni che si sono piazzate nel top 1% tra le citazioni nel loro campo di studio nell’anno di uscita, dimostrando così un significativo impatto a livello internazionale nel loro ambito di ricerca.
La metodologia usata per la classificazione è basata su dati e analisi realizzate da esperti di bibliometrica dell’Institute for Scientific Information presso il Web of Science Group.
I docenti che compaiono nella lista con prima affiliazione pavese sono: Giancarlo Sangalli, professore ordinario del Dipartimento di Matematica, Mario Cazzola, professore ordinario del Dipartimento di Medicina Molecolare, che compare per il quarto anno consecutivo nell’elenco, e la prof.ssa Giulia Grancini, che ha preso servizio recentemente presso il Dipartimento di Chimica ed è responsabile del progetto ERC Starting Grant HYNANO.
Nella lista compare, con l’indicazione dell’Ateneo pavese come seconda affiliazione, anche Paolo Fusar Poli, professore associato presso il Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento dell’Università di Pavia e reader in Psychiatry and Youth Mental Health presso il Department of Psychosis Studies dell’Institute of Psychiatry Psychology & Neuroscience del King’s College di Londra, presente per la quinta volta.
La nuova edizione della lista è pubblicata sul sito https://recognition.webofsciencegroup.com/awards/highly-cited/2019/
La graduatoria di quest’anno prosegue il lavoro di riconoscimento del valore delle ricerche degli scienziati le cui citazioni li collocano nella più alta fascia di influenza e impatto e include 23 premi Nobel, di cui tre annunciati quest’anno.
Il Web of Science Group, una compagnia di Clarivate Analytics, ha l’obiettivo di organizzare le informazioni sulla ricerca a livello mondiale, per permettere ad atenei, imprese, editori, governi e organizzazioni governative di accelerare lo sviluppo della ricerca.
[Nota: L’articolo, pubblicato nel mese si novembre 2019, è stato aggiornato in data 18 dicembre 2019]