Lunedì 2 dicembre l’Università di Pavia ha inaugurato il nuovo anno accademico, il 1195° dal Capitolare di Lotario e 659° dalla istituzione dello Studium Generale. Per la prima volta la sede della cerimonia è stata il Teatro Fraschini, una location scelta «per consentire una più estesa partecipazione» da parte di tutte le componenti della comunità – docenti, ricercatori, studenti e personale – ma anche alla cittadinanza. Il Rettore Francesco Svelto, entrato formalmente in carica lo scorso 1° ottobre, nel suo discorso di apertura ha tracciato le strategie di sviluppo per i prossimi sei anni, dalla didattica alle partnership con le imprese, dalle alleanze internazionali agli interventi nel campo dell’edilizia, dalla ricerca al sistema dei collegi.

«Non posso non rivolgermi, in questa occasione e davanti a tanti studenti, alle Istituzioni e al Governo per chiedere un impegno convinto: pensate al futuro di questo Paese partendo seriamente dai giovani, che sembrano sempre più colpevolmente dimenticati. Non solo Diritto allo Studio e formazione ma anche e, forse più, misure per l’inserimento in un mondo del lavoro che sia sempre più al passo con l’innovazione e il cambiamento. Solo così potremo pensare di frenare il trasferimento all’estero di tanti giovani di valore, solo così potremo tornare a essere legittimamente orgogliosi di vivere in un Paese con una storia unica e di profonda cultura.» Così il prof. Svelto.

L’evento è proseguito con l’intervento del Presidente del Consiglio degli Studenti dell’Università di Pavia, Simone Agutoli, e con la Lectio magistralis del prof. Gérard Mourou, Premio Nobel per la Fisica 2018, dal titolo “Towards Extreme Light”. Le nuove frontiere della medicina personalizzata sono state al centro della prolusione condotta dalla prof. Silvia Priori, Ordinario di Cardiologia presso il Dipartimento di Medicina molecolare.

AT