Giovedì 5 dicembre 2019, alle ore 18.00, presso la Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia (Palazzo Broletto – Piazza della Vittoria, 15), si terrà l’incontro dedicata a “L’Ulisse di Joyce”.

Introduce: Andrea Moro

Interviene: Giuliana Bendelli

Il pensiero comune è che l’Ulisse di James Joyce rappresenti un’opera molto complessa, un testo di innegabile difficoltà che può essere affrontato e commentato solo da specialisti quando invece si tratta di un testo che, celebrando in ogni riga l’arte e il gusto dello scrivere, reclama di essere democraticamente letto da tutti.

L’Ulisse non è che la storia di una giornata qualunque di un uomo normale che il genio di Joyce ha saputo rendere simbolo dell’uomo universale: una vera celebrazione della vita quotidiana con la sua eccezionale banalità e la sua intensità ordinaria.

Tuttavia al lettore, sia a quello colto che a quello comune, vanno fornite le necessarie chiavi di lettura, in termini letterari, poetici, storici, scientifici e culturali, portando alla luce le nervature del testo, la sua composizione, gli schemi della trama e degli intrecci, i richiami simbolici ed epici, i rapporti con le altre discipline, sia quelle artistiche che quelle scientifiche.

Quello che ne risulta è la rappresentazione di un vivace teatro umano e linguistico che Joyce aveva concepito in un’opera universale profondamente umana e divertente che ognuno ha il diritto, prima ancora del dovere, di conoscere.

GIULIANA BENDELLI insegna letteratura inglese nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Si occupa di letteratura contemporanea con un interesse specifico per l’opera di Conrad e di Joyce. Con Vita e Pensiero ha pubblicato tre monografie: La Veglia di Joyce (2012), Joseph Conrad: la figura del mare (2012) e Leggere l’Ulisse di Joyce (2017). Ha scritto saggi su vari autori, pubblicati su riviste e volumi italiani e stranieri. I più recenti sulla ricezione italiana di Ezra Pound. Ha conseguito un Master of Philosophy in letteratura anglo-irlandese presso il Trinity College di Dublino sotto la guida di Terence Brown e Brendan Kennelly. Di quest’ultimo ha curato la traduzione di due romanzi, La Croce Storta (2001) e I Fiorentini (2003), la riedizione inglese pubblicata nel 2012 (A&A Farmar, Dublino) e la traduzione di una raccolta di poesie: Brendan Kennelly: The Essential (Jaca Book, 2017). È curatrice e autrice di un volume di saggi intitolato Ireland’s Cultural Empire: Contacts, Comparisons, Translations (Cambridge Scholars Publishing, 2018). Ha curato l’edizione di Pericle, principe di Tirodi William Shakespeare. Il volume, che contiene la traduzione inedita di Roberto Sanesi con testo a fronte (Lemma Press Edizioni, Bergamo marzo 2019). Ha tradotto tre racconti di Lewis Carroll pubblicati (per la prima volta in italiano) in un volume con sua curatela: Il Campanile di Oxford (Lemma Press Edizioni, Bergamo agosto 2019). Ha anche curato e tradotto un volume di scritti morali e religiosi di Robert Louis Stevenson per la casa editrice Vita e Pensiero (Milano, novembre 2019). In preparazione la nuova edizione del testo di inglese scientifico English from Science, MondadoriUniversità (Milano 2010).

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