Mercoledì 10 aprile 2019, alle ore 21.00, presso il Collegio Nuovo – Fondazione Sandra e Enea Mattei di Pavia (Via Abbiategrasso, 404), si terrà l’incontro “L’Europa, una cattedrale incompiuta” con Antonio Padoa-Schioppa.
“Tra pochi decenni la quota degli europei scenderà al 4%. Ma oggi l’Euro è la seconda moneta mondiale. Il mercato europeo è al primo posto nel mondo. E la qualità della vita e del modello sociale europeo sono al vertice. Su queste basi l’Europa potrà svolgere un grande ruolo nel futuro. Ma solo se politicamente unita”.
A. Padoa-Schioppa, Perché l’Europa. Dialogo con un giovane elettore, Ledizioni, 2019
Ordinario dal 1971 di Storia del Diritto italiano presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pavia, di cui è stato anche Preside, Antonio Padoa-Schioppa, ghisleriano, oggi Professore Emerito dell’Università di Milano – La Statale, continua a costruire un legame prezioso con i giovani.
Sono infatti loro i principali interlocutori del suo libro Perché l’Europa. Dialogo con un giovane elettore (Ledizioni, 2019) disponibile anche gratuitamente on line. In queste pagine, scritte con lucida passione in prossimità di decisive elezioni del Parlamento europeo, “APS” traccia le ragioni per proseguire nell’edificazione di un progetto politico europeo (una “cattedrale incompiuta”) e lo fa senza sottrarsi, anzi traendone spunto, alle critiche mosse a un’Unione percepita da alcuni come causa dell’attuale crisi economica.
Al Collegio Nuovo, il Prof. Padoa-Schioppa incontrerà il pubblico, dialogando con uno dei lettori in anteprima del testo, l’economista Alberto Majocchi, Professore Emerito della nostra Università e membro del Consiglio Direttivo del Centro Studi sul Federalismo, autore di importanti studi sulle possibili riforme fiscali della UE con particolare riguardo all’istituzione di una carbon tax europea, tema discusso anche nel suo recente volume “Carbon Pricing and Border Tax Adjustments: the Compatibility with WTO Rules”.
Intervistato in occasione dell’uscita della prima sintesi (in Italia) della storia del diritto europeo, il Prof. Padoa-Schioppa, già componente del Consiglio scientifico del Max-Planck-Institut in questo settore, sottolineava: “Studiare la storia del diritto in Europa vuol dire capire che questa unità della civiltà europea non è solo un’esigenza che si proietta sul futuro, ma è qualcosa che ha delle radici nel passato estremamente forti che non si sono recise neppure con l’avvento del nazionalismo del Novecento, anche se il Novecento è proprio il momento di massima debolezza di questo ideale comune. Certamente il diritto è una via privilegiata per capire quanto di comune c’è tra i popoli europei e anche quanto le diversità della tradizione culturale e civile di questi popoli costituiscano una ricchezza di una civiltà comune”.
Nel nuovo millennio, in un momento di nuova debolezza, si rilancia con un titolo, “Perché l’Europa” e coraggiosamente senza punti di domanda.