Martedì 2 aprile 2019, alle ore 18.00, nell’Aula Volta dell’Università di Pavia (Corso Strada Nuova, 65), si terrà il terzo appuntamento del ciclo “Pro & Contro”. “Pro & Contro” è un progetto nato dalla collaborazione tra studenti, dottorandi, ricercatori e docenti legati all’Università di Pavia e/o attivi presso l’Ateneo pavese, l’Università degli Studi di Milano, l’Università degli Studi di Torino, l’Università degli Studi di Genova e il King’s College di Londra. Ispirato alla Debating Society della Oxford Union e alla versione didattica sperimentata dal professor Ian Carter nel suo corso di Filosofia Politica, “Pro & Contro” è un ciclo di dibattiti formali volto a discutere alcuni tra i problemi più attuali dell’etica e della politica in una maniera non consueta.

Quattro serate, quattro dibattiti in cui tanto le squadre quanto il pubblico avranno una parte attiva. Un’esperienza formativa, ma anche un piccolo spettacolo a tutti gli effetti, da non perdere.

Di seguito il calendario completo:

  • Martedì 19 marzo, ore 18.00, Aula Volta:

“La mutilazione genitale femminile è moralmente ammissibile nelle società contemporanee”

PRO:
Prof. Sergio Filippo Magni (Università degli Studi di Pavia)
Dott.ssa Giulia Balossino (Università degli Studi di Pavia)

CONTRO:
Prof. Corrado Del Bò (Università degli Studi di Milano)
Dott. Gabriele Tassinari (FINO, Università degli Studi di Torino)

  • Martedì 26 marzo, ore 18.00, Aula Volta:

“Le forme di democrazia diretta (referendum) sono giustificate come rimedi alla disaffezione alla partecipazione politica”

PRO:
Prof.ssa Emanuela Ceva (Università degli Studi di Pavia)
Dott. Lorenzo Testa (Università degli Studi di Pavia)

CONTRO:
Prof.ssa Giulia Bistagnino (Università degli Studi di Milano)
Dott. Giacomo Marossi (FINO, Università degli Studi di Torino)

  • Martedì 2 aprile, ore 18.00, Aula Volta:

“Il reddito universale e incondizionato è il miglior sistema redistributivo”

PRO:
Prof. Michele Bocchiola (Università degli Studi di Pavia)
Dott.ssa Sandra Innamorato (Università degli Studi di Pavia)

CONTRO:
Prof.ssa Francesca Pasquali (Università degli Studi di Milano)
Dott.ssa Costanza Porro (King’s College of London)

  • Martedì 9 aprile, ore 18.00, Aula Volta:

“Una democrazia liberale non può chiudere i propri confini”

PRO:
Prof. Ian Carter (Università degli Studi di Pavia)
Dott.ssa Laura Santi Amantini (FINO, Università degli Studi di Genova)

CONTRO:
Prof. Nicola Riva (Università degli Studi di Milano)
Dott. Giulio Fornaroli (King’s College of London)

Calendario Incontri Pro & Contro

REGOLE PER IL DIBATTITO FORMALE

Ci sono due squadre, ciascuna composta da due persone. Scopo del dibattito è convincere il pubblico che la mozione sia da condividere/da respingere.

1. Il presidente annuncia la mozione e presenta chi parlerà.

2. Parlano:
– il primo proponente, per un massimo di 10 minuti;
– il primo oppositore, per un massimo di 10 minuti;
– il secondo proponente, per un massimo di 8 minuti;
– il secondo oppositore, per un massimo di 8 minuti.

Il presidente usa un timer preciso e applica rigidamente i limiti di tempo.

Dal primo oppositore in poi, si può, se si vuole, già rispondere a punti sollevati in discorsi precedenti.

Non sono permessi gli argomenti ad hominen (vale a dire, argomenti la cui validità dipende dallo screditare i parlanti avversari anziché dalla confutazione delle loro argomentazioni).

Il presidente può interrompere un discorso, se lo ritiene necessario. Gli unici motivi permessi per l’interruzione sono:
(a) informazione: per correggere o fornire un’informazione puramente fattuale;
(b) mozione di ordine: qualora si ritenga che chi parla abbia fatto qualcosa di scorretto (per es., manipolando ingiustamente il significato della mozione o presentando un argomento ad hominem).

3. Dopo i quattro interventi il presidente apre il dibattito al pubblico per circa 30 minuti. Il presidente accetta le richieste di intervento, interrompe i discorsi eccessivamente lunghi e non tollera interruzioni o interventi spontanei.

4. Il presidente invita a fare un discorso riassuntivo:
– i proponenti, per un massimo di 10 minuti;
– gli oppositori, per un massimo di 10 minuti.

Per il discorso riassuntivo, sta ai due membri della squadra decidere come dividere il tempo a disposizione.

5. Il pubblico vota e il presidente annuncia i vincitori.

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