Sabato 16 maggio 2015 alle ore 10.30 la Prof.ssa Renata Crotti terrà la lectio “In qualche minuto oltre 500 anni di storia dell’Ospedale San Matteo di Pavia”. L’evento si svolge nell’ambito della giornata organizzata dalla Divisione di Cardiologia e Cure Intensive Coronariche della Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo di Pavia “Cardiopatia ischemica: la continuità terapeutica tra fase acuta e cronica” presso l’Aula Magna “Camillo Golgi” (Via C. Golgi, 19).

Verrà presentata una sintesi di una storia gloriosa e plurisecolare che  va dal primo San Matteo di fra Domenico da Catalogna durato cinque secoli (dal 1449 al 1932)  al  Policlinico San Matteo, voluto dal Nobel per la Medicina Camillo Golgi e inaugurato nel 1932,  e infine alla nuova recente struttura del nuovo San Matteo. Sarà occasione per condividere le glorie di un passato illustre, le certezze  di un presente importante e le conquiste di un futuro d’eccellenza che ha la sua carta vincente in un consolidato rapporto con l’Ateneo.

Di seguito una sintesi della lectio:

Dal San Matteo di fra Domenico da Catalogna (1449) al Policlinico di Golgi, al nuovo San Matteo (2013)

Inaugurato il 31 novembre 2013 alla presenza delle massime autorità, il nuovo San Matteo rimanda a una lunga tradizione di assistenza e cura che ha caratterizzato nei secoli la città di Pavia e il suo territorio a partire da quel lontano 13 settembre 1449 data in cui papa Nicolò V concedeva il miglior sostegno ai non pochi cittadini pavesi riuniti in Confraternita per fondare un nuovo ospedale, sul modello degli ospedali di Firenze e di Siena, per accogliere i malati affetti da malattia curabile e portarli alla guarigione, negli edifici del priorato di San Matteo cui l’ente è dedicato, avendo acquistato edifici e strutture in luogo adatto e confacente alle esigenze del nuovo ospedale, oggi l’area occupata dal Palazzo centrale dell’Università di Pavia, Aula del Quattrocento, Forlanini, Disegno e cortili attigui.

Dopo la posa della prima pietra dell’edificio, avvenuta il 29 giugno 1449, lavori procedettero alacremente: il primo malato viene ricoverato il 23 giugno 1456, nell’infermeria maschile (quella femminile sarà terminata molto più tardi).

Piace ricordare qui la tipologia della struttura architettonica a croce: due lunghi vani rettangolari intersecatisi al centro in modo da formare una croce costituiscono il nucleo portante dell’intero complesso. Al centro della crociera era posto l’altare; il che consentiva ai malati di assistere dai loro letti, alla celebrazione delle funzioni liturgiche, seguendo il principio tutto medievale che la cura del corpo andava di pari passo, quando non era favorita, dalla cura dell’anima.

Dopo gli sviluppi settecenteschi, la vecchia struttura non riusciva più a tenere il passo con i rapidi progressi della scienza. E fu proprio uno scienziato Camillo Golgi, Nobel per la medicina nel 1906, che volle per Pavia un nuovo ospedale, in un’area fuori città. Nacque così il Policlinico inaugurato il 31 ottobre 1932 da Benito Mussolini. Del tutto nuova era la struttura a padiglioni con tante cliniche. Ma il San Matteo di Golgi si era fatto vecchio ed ecco una nuova sfida: costruire un nuovo ospedale all’avanguardia. E anche questa volta Pavia ce l’ha fatta.

Per il programma completo della giornata si veda la Locandina