Mercoledì 6 marzo 2019, alle ore 15.30, presso l’Aula Volta dell’Università di Pavia (Corso Strada Nuova, 65), si terrà l’incontro “Tutto quello che avreste voluto sapere sulla Pila di Volta (ma non avete mai osato chiedere)”.
Relatore:
Prof. Luigi Fabbrizzi
Dipartimento di Chimica
Università di Pavia
Moderatore:
Prof. Adalberto Piazzoli
Dipartimento di Fisica A. Volta
Università di Pavia
L’invenzione della pila di Volta (1799) segna simbolicamente il passaggio dalla Filosofia Naturale dell’Illuminismo alla scienza applicata e alla rivoluzione tecnologica del XIX secolo. Questa fondamentale invenzione fu concepita nell’Università di Pavia ed ebbe uno sviluppo e una diffusione travagliata per via delle tumultuose vicende politiche e militari che attraversavano l’Europa, e la Lombardia in particolare, negli anni a cavallo tra il XVIII e XIX secolo, con le campagne napoleoniche in Italia e la chiusura da parte degli Austriaci dell’Università di Pavia.
Per questo Alessandro Volta costruì e sperimentò la pila nella sua casa di campagna a Lazzate (Como) e da Como inviò l’articolo sulla pila alla Royal Society di Londra per la pubblicazione (20 marzo 1800). La notizia dell’invenzione della pila e le semplici istruzioni per la sua costruzione vennero diffuse in tutta Europa addirittura attraverso la stampa quotidiana e consentirono a decine di ricercatori (fisici, chimici, medici), professionisti o dilettanti, di costruirsi la propria pila e di esplorarne le applicazioni. Né Volta, né i suoi contemporanei ne compresero il funzionamento. Ci volle quasi un secolo (1889) perché la chimica fornisse un’interpretazione convincente del funzionamento della pila di Volta e delle celle e batterie che ne derivarono.