Sabato 12 gennaio 2019, dalle ore 15.30 alle ore 18.30, il Museo per la Storia dell’Università (Corso Strada Nuova, 65), apre le porte al pubblico. Alle ore 16.00 avrà luogo una visita guidata gratuita della mostra “Il Morbo di Violetta: Carlo Forlanini e la prima vittoria sulla tubercolosi. La visita sarà condotta da una delle curatrici della mostra.

Carlo Forlanini, nato nel 1847 a Milano, fu prima studente e poi docente dell’Università di Pavia, dove entrò in contatto con Paolo Mantegazza e Giulio Bizzozero e instaurò rapporti di amicizia con il premio Nobel Camillo Golgi.

Tragicamente rimasto orfano di madre, malata di tisi, in età infantile, si dedicò allo studio di metodologie per il trattamento di tubercolosi e giunse a proporre nel 1882 l’uso del pneumotorace artificiale a scopo curativo.

Forlanini si adoperò quindi con costanza allo sviluppo e attuazione della tecnica da lui ideata, disegnando egli stesso gli strumenti necessari, spesso consultandosi con il fratello ingegnere, Enrico, e supportato dal fratello Giuseppe, primario dell’Ospedale Maggiore di Milano.

Fu solo nel 1912, tuttavia, al Congresso internazionale contro la tubercolosi tenutosi a Roma, che la validità del pneumotorace artificiale come terapia tubercolare e del lavoro di Forlanini furono riconosciuti ufficialmente. Il congresso coronò quelli che erano stati trenta anni di studio e di ricerca e che avevano portato grandi benefici a innumerevoli pazienti.

Nella sala per le mostre temporanee del Museo per la storia i visitatori verranno guidati attraverso una breve storia della tubercolosi nel corso dei secoli e una spiegazione dei metodi di cura utilizzati.

La mostra prenderà in esame il trattamento dei tisici anche in relazione alle strutture ospedaliere: si parlerà infatti di sanatori, luoghi dalle caratteristiche architettoniche studiate appositamente per favorire il miglioramento delle condizioni di salute dei pazienti.

La mostra condurrà inoltre i visitatori alla scoperta dei meccanismi di prevenzione e informazione messi in atto per fermare il diffondersi del morbo, con un’analisi delle campagne comunicative antitubercolari; la visita si concluderà infine con alcuni dati sull’incidenza della malattia oggi.

Nell’esposizione sarà possibile osservare strumenti originali ideati da Forlanini, tra cui anche l’apparecchio per indurre il pneumotorace artificiale, nonché documenti autografi e volumi attestanti il profondo segno lasciato dalla tubercolosi nella letteratura e nell’arte. Ad accompagnare l’esposizione sarà anche una video presentazione di opere pittoriche e fotografiche che, spaziando per un arco di tempo di quattro secoli, rappresenterà aspetti emotivi ma anche terapici della malattia.

Alla preparazione della mostra hanno collaborato Almo Collegio Borromeo, di cui Forlanini era stato interno dal 1864; Archivio storico dell’Università di Pavia; Biblioteca Universitaria di Pavia; Museo Camillo Golgi; Museo di Storia Naturale dell’Università di Pavia e Musei Civici di Pavia.

Ingresso (mostra e museo): 6 euro (valido per un mese per tutti i musei universitari); ridotto: 4 euro (insegnanti, giovani 18-26 anni); gratuito studenti fino a 26 anni, over 65, portatori di disabilità e accompagnatore, guide turistiche.

Per informazioni sugli orari di apertura, costi e visite guidate:
http://musei.unipv.eu
infomusei@unipv.it;
museo.storico@unipv.it
0382 986916/4707

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