Martedì 5 giugno 2018, alle ore 21.00, presso il Collegio Plinio Fraccaro di Pavia (Piazza Leonardo da Vinci, 2), si terrà la conferenza “Nel segno di Olivetti”.
A seguito dell’uscita del libro “Lezioni su Olivetti”, uno degli autori, l’architetto Pier Paride Vidari, docente al Politecnico di Milano, consulente per molti anni alle attività di Corporate Identity e Attività Culturali Olivetti, e organizzatore di varie mostre Olivetti, tratterà degli aspetti più salienti di quella singolare impresa. Dal fondatore Camillo e sulle basi del “progetto” comunitario, sociale e formativo di Adriano Olivetti, si ripercorrerà lo sviluppo dell’identità Olivetti, non solo industriale, poi conosciuta positivamente in tutto il mondo. Essa fu considerata espressione e attitudine al progetto complessivo per il mondo del lavoro nell’ufficio, delle relazioni culturali e dell’arte. Un’impresa che, con le sue varie attività e non solo con i prodotti, fu più volte ambasciatrice dell’Italia nel mondo. Alla morte di Adriano, Renzo Zorzi riuscì a continuarne l’opera e la filosofia, adattandola alle circostanze e al cambiamento dei tempi. Una lezione e un’eredità valide ancor oggi.
Pier Paride Vidari, nato a Pavia nel 1941, si è laureato con lode in architettura a Milano presso il Politecnico, nel quale è docente. Autore di numerose pubblicazioni, ha insegnato in numerose università in Italia e all’estero (come l’incarico presso dell’Université du Québec a Montréal, o le lezioni a Helsinky, a Yazd in Iran, o a Lathi in Finlandia). È stato consulente per molti anni alle attività di Corporate Identity e Attività Culturali Olivetti, realizzando anche l’Archivio e Centro Comunicazione del Design Olivetti e numerose mostre culturali tra cui Design Process Olivetti 1908-1983. Nel 1981 è stato invitato al Convegno mondiale: 39° International Design Conference in Aspen (Colorado, U.S.A.). Più recentemente a Ivrea ha curato le mostre Olivetti 1908-2008 – Il progetto industriale (2008) e Architetture Olivetti per l’infanzia (2009). Inoltre il Museo a cielo aperto dell’architettura moderna in Ivrea, realizzato con il collega Giacopelli, ha contribuito alla nomination della città di Ivrea per l’inserimento UNESCO, oggi in discussione a Parigi. Fra le numerose mostre allestite in varie località nel mondo, occorre citare Dialogo nel buio, (dall’idea Dialog im Dunkeln del dottor Andreas Heinecke di Amburgo) che vuole ridurre i pregiudizi sociali fra il mondo dei non vedenti e il mondo dei normovedenti.