Nella primavera 2018 avrà inizio la prima stagione operativa del progetto “Purpurea 2020” in cui l’Università di Pavia installerà dei trasmettitori satellitari miniaturizzati su degli esemplari di Airone Rosso (Ardea purpurea) nidificanti in Lombardia.
Il Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia studia l’andamento delle popolazioni di Aironi di Lombardia e Piemonte dal 1972. Grazie a questa lunga serie di dati i ricercatori hanno potuto vedere come, nel corso dei decenni, la sospensione della caccia agli aironi e la progressiva estensione degli appezzamenti di risaia in pianura abbiano favorito la diffusione degli aironi anche nella zona pedemontana della Lombardia.
Tuttavia, il cambiamento climatico minaccia la persistenza di queste popolazioni, in particolare per le specie che, pur nidificando in Lombardia, trascorrono l’inverno in Africa equatoriale. Questo è il caso dell’Airone Rosso, presente in Lombardia con circa 500 coppie nel 2016 (dati “Garzaie Italia”, http://ecoeto.unipv.it/attivita/censimenti-garzaie), principalmente distribuite nelle province di Mantova e Pavia, ma con una piccola popolazione presente nei canneti pedemontani quali il Lago di Annone (LC), palude Brabbia (VA) e Torbiere d’Iseo (BS).
Dalla Lombardia, gli Aironi Rossi dovrebbero percorrere circa 4.000 km per raggiungere le loro aree di svernamento, probabilmente localizzate nella fascia del ‘Sahel’, in quegli stessi paesi da cui provengono molti dei migranti che vivono in Lombardia (p.e. Gambia, Senegal, Mauritania, Mali). Tra gli obiettivi del progetto c’è quello di scoprire le rotte seguite in autunno e in primavera, che potrebbero essere costiere, passando da Gibilterra, oppure attraversare trasversalmente il Mediterraneo e quello di identificare con esattezza le tipologie di ambienti utilizzati per alimentarsi durante tutto il ciclo annuale.
I primi Aironi ad essere dotati di trasmettitore, nel 2018, dovrebbero essere quelli del Lago di Annone, in provincia di Lecco.
Il progetto, di durata triennale, conta sul patrocinio della LIPU, di cui l’Università di Pavia è partner operativo nel progetto LIFE Gestire 2020, mirato alla conservazione delle aree protette della Regione Lombardia.
Inoltre, il progetto prevede una sinergia collaborativa con soggetti territoriali pubblici e privati sensibili al tema della conservazione della biodiversità. In questo contesto il progetto può contare sul contributo triennale di SILEA spa, la società di gestione ambientale della provincia di Lecco, ma resta aperto alla collaborazione di altri enti pubblici e privati.