L’Università di Pavia ha partecipato, lunedì 26 febbraio 2018, alla Foundation Stone Ceremony della Svalbard Global Seed Vault, che si è tenuta a Longyearbyen 78°13′ Nord nelle Isole Svalbard in Norvegia, non molto lontano dal Polo Nord. L’Università di Pavia, con la sua Banca del Germoplasma Vegetale, è stata invitata a depositare (simbolicamente) dei semi in un cilindro come donazione, in onore dei 10 anni della Banca dei semi più famosa del mondo, la Global Seed Voult, una sorta di Arca di Noè mondiale, costruita in zona smilitarizzata (con trattato internazionale degli anni ’20), sotto ai ghiacci perenni (permafrost), in modo da rimanere a lungo vitale.

La cerimonia si è svolta alla presenza dei rappresentanti del Governo Norvegese, finanziatore dell’opera.

Nelle Isole Svalbard sono raccolte scorte di semi di interesse agronomico (riso, mais, fagioli…) da tutto il mondo, al sicuro da guerre nucleari e utili in caso di rischio per la sicurezza alimentare del pianeta.

L’Università di Pavia è stata invitata in quanto risulta essere, a tutt’oggi, anche dopo 10 anni dall’apertura di questo famoso deposito, l’unica istituzione italiana che ha creduto in questa grande iniziativa, inviando qui semi fin dal 2011.

Come dono simbolico saranno inseriti nel cilindro, durante la cerimonia ufficiale, i semi di tre “specialità pavesi”: un mais tradizionale locale detto “mais otto file”, la cipolla rossa precoce di Breme e un progenitore selvatico (Crop Wild Relative) del nostro grano, Aegilops geniculata, che vive spontaneo nelle basse colline dell’Oltrepò.

In seguito saranno inviati duplicati delle collezioni ospitate presso la Banca del Germoplasma Vegetale del nostro Ateneo (mais, zucca, fagiolo, fagiolino, anguria, melone, cipolla, grano saraceno, segale, melo, cavolo, orzo e loro parenti selvatici se italiani).

Invito