Lunedì 27 marzo 2017, alle ore 21.00, presso il Collegio Nuovo – Fondazione Sandra e Enea Mattei di Pavia (Via Abbiategrasso, 404), si terrà l’incontro con Alessandro Robecchi “Scrivere di mestiere. Dai fatti quotidiani ai gialli, dalla satira di ‘cuore’ al ‘Paese delle meraviglie'”.

Incontro con
ALESSANDRO ROBECCHI
Autore di Torto Marcio, Sellerio 2017 | Giornalista e Scrittore per teatro e TV

Conduce
PAOLO COSTA
Docente di “Comunicazione Digitale e Multimediale”
Collegio Nuovo – Fondazione Sandra e Enea Mattei – CdL Interdipartimentale CIM, Università degli Studi di Pavia

Voi lo sapete come funziona con le idee, no? Si affacciano per un istante e poi scompaiono appena le colpite con una raffica di “no, no, ma che mi viene in mente?” Poi fanno ciao con la manina e si sporgono un po’ di più. Poi tu fingi di non vederle e loro sono lì a dirti: “beh, a me non ci pensi?” (Alessandro Robecchi, Torto Marcio, Sellerio 2017).

«Ho cominciato all’“Unità”, ero un ragazzino, era il 1980 e i vecchi insegnavano veramente il mestiere» – si racconta Alessandro Robecchi, che oggi collabora anche al “Fatto Quotidiano” – «Posso dire di aver imparato molto lì, una buona scuola, scrivevo un po’ di tutto (cronaca, anche nera, poi sono passato agli spettacoli e alla musica)».

Di musica, oltre ad avere pubblicato una biografia autorizzata di Manu Chao, ha scritto anche per “Mucchio Selvaggio” con lo pseudonimo Roberto Giallo; di gialli (a tinte noir, ritratti perfetti della nostra società) ne ha scritti – con il suo vero nome – quattro dal 2014, tutti con Sellerio: con “Torto marcio”, fresco di stampa, abbiamo già imparato ad amare un personaggio, Carlo Monterossi, che, mentre raccoglie notizie e conduce indagini, ci conquista con la sua passione per Bob Dylan e il suo tormentato rapporto con la TV spazzatura (per la quale è pure autore).

A proposito di televisione, e tornando a Robecchi, ricordiamo che, oltre ad aver firmato dei brevi testi (i “corsivi”) agli esordi di “Ballarò”, attualmente è nella squadra degli autori che scrive per Maurizio Crozza e il suo “Paese delle Meraviglie”. Di satira si era occupato ai tempi del (da molti) rimpianto “Cuore” di Michele Serra e altri complici, tra cui Andrea Aloi, capo delle pagine della cultura dell’“Unità”. Una avventura editoriale dopo la quale Robecchi passa a “Radio Popolare” dove conduce il programma “Piovono Pietre” per il quale si merita il Premio di Satira politica nel 2001. Dieci anni dopo ne uscirà persino un libro, “Piovono Pietre, cronache marziane da un Paese assurdo”, edito da Laterza.

Nel frattempo lascia la radio, torna alla scrittura (dal 2000 entra nella famiglia de “il manifesto”) e dirige un mensile free press di consumi culturali, “Urban”. La televisione, con Rai Tre, lo riprende per una striscia quotidiana, “Verba volant”, dove Robecchi spiega una parola al giorno ma, anche se il vocabolario non si esaurisce dopo le sue 600 puntate, è presto tempo per una nuova “serie”: nascono, anche in collaborazione con l’amico Peter Freeman, le “Figu”, piccole biografie di personaggi famosi. Qui l’album si arresta a 500 figurine, non tutte reperibili in rete… Dalla Rai, dove collabora anche per il programma di documentari “Doc 3”, passa a La 7 con il programma di Chiambretti (“Markette”), fino poi, appunto, alla banda Crozza dove ritrova, fra gli altri, anche collaboratori di “Cuore”.

In tutto questo, nella sua vita ci sono anche una moglie e due figli… E tempo per parlare di persona ai suoi lettori e fan, in un incontro condotto da Paolo Costa, docente di Comunicazione Digitale e Multimediale (Collegio Nuovo – Università di Pavia) e co-fondatore di TwLetteratura.

Link al sito del Collegio Nuovo http://colnuovo.unipv.it/news.html