Il Laboratorio Italiano di Ricerca e Intervento per lo Sviluppo del Talento, del Potenziale e della Plusdotazione (Università di Pavia, Dipartimento di Scienze del Sistema nervoso e del Comportamento) – in collaborazione con il Rotary Monza – organizza un seminario divulgativo su un tema ancora sconosciuto o frequentemente misconosciuto in Italia: la plusdotazione e l’alto potenziale. Si terrà giovedì 29 settembre 2016, alle ore 16.00, a Monza presso il Saint Georges Premier (Via Vedano, 7).

L’evento è aperto a genitori, docenti, educatori, psicologi, medici e a tutti coloro che sono interessati a conoscere e comprendere il fenomeno della giftedness.

Il seminario è intitolato “Alla scoperta dell’alto potenziale” e sarà un momento di confronto e di sensibilizzazione su una tematica, quale la plusdotazione, ancora poco considerata nel nostro Paese, ma soprattutto nella scuola italiana. Eppure la letteratura ci dice che i bambini/ragazzi ad alto potenziale cognitivo sono il 5-8% della popolazione scolastica = 1 per classe, distribuito su tutto il territorio nazionale, indipendentemente dall’estrazione etnica, culturale, economica e sociale della famiglia di appartenenza.

Uno dei pregiudizi più comuni è rappresentato dall’idea che possedere un alto potenziale cognitivo comporti una garanzia di successo nella vita. In realtà il bambino plusdotato svilupperà il suo potenziale se e solo se viene precocemente identificato e il suo percorso accademico viene supportato.

I bambini e ragazzi ad alto potenziale cognitivo spesso nei contesti scolastici ed educativi non trovano le giuste risposte ai loro interessi e bisogni di conoscenza. Allo stesso tempo si trovano frequentemente a dover gestire situazioni di disagio socio-emotivo e di esclusione da parte dei pari di età. Il disagio coinvolge anche le persone vicine, come emerge dai racconti di genitori e insegnanti. L’alto potenziale può rappresentare un rischio sotto diversi punti di vista (maggiore vulnerabilità, insuccesso e abbandono scolastico, ritiro e devianza sociale…) ma è anche un’eccezionale opportunità, per il singolo bambino e per l’intera società.

Risulta evidente la necessità di divulgare informazioni chiare su questa tematica, già conosciuta e affrontata in tutto il mondo e soprattutto dagli altri stati europei. Tema centrale del pomeriggio sarà, quindi, il riconoscimento della plusdotazione in Italia per prevenire il disagio sociale legato a un mancato riconoscimento dei bambini e dei ragazzi plusdotati (gifted). I diversi punti di vista, che i relatori avranno modo di approfondire durante il convegno, avranno il comune obiettivo di sottolineare l’esigenza di sostenere il benessere cognitivo, emotivo, psicologico, sociale e valoriale di tutti i bambini e i ragazzi ad alto potenziale cognitivo, in un’ottica che dia rilievo alle risorse individuali e ne sostenga appieno lo sviluppo.

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